Copertina
Autore AA.VV.
Titolo Ladro d'amore
EdizioneLonganesi, Milano, 1983, I Tascabili del Bibliofilo 22
OriginaleCaurapancasika
TraduttoreGiuliano Boccali
LettoreRenato di Stefano, 1993
Classe aforismi , classici indiani
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Pagina Copertina

Capolavoro della lirica d'amore indiana e testo fondamentale della letteratura erotica di tutti i tempi, le cinquanta strofe di questo poemetto (scritto in sanscrito e attribuito al Kasmiriano Bilhana, XI-XII secolo d.C.) costituiscono un'unica, languida e struggente invocazione all'amata e una voluttuosa rievocazione dei giochi amorosi che un tragico destino pare voler interrompere per sempre.

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Pagina 21 [ desiderio ]

I
Oggi ancora a lei, che risplende inghirlandata di magnolia d'oro, volto di loto in fiore, tenue la linea della pelurie sul ventre, levata dal sonno, il corpo ardente turbato dal desiderio, come a sapienza perduta per follia ripenso.

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Pagina 24 [ amore ]

IV
Oggi ancora lei, nell'amore, il corpo sfinito di languidezza, sciame di capelli a riccioli caduti sulle pallide guance, le braccia flessuose tralci sospesi al mio collo come per trattenere fra noi la colpa segreta... ricordo.

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Pagina 27 [ danza d'amore ]

VII
Oggi ancora lei, che regge le briglie nella danza selvaggia d'amore, volto bello di luna al colmo, il corpo fremente di follia, delicata, curvata dal peso del seno e dei fianchi ampi, con un fascio di riccioli scomposti ricordo.

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Pagina 52 [ occhi ]

XXII
Oggi ancora a lei ripenso: gli occhi socchiusi riversi nell'amore, abbandonato il corpo snello, sciolta la veste e la massa dei capelli, oca selvatica in un boschetto di loti d'amore - anche nella vita futura, anche alla fine la ripenso!

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Pagina 63 [ amore ]

XXVII
Oggi ancora, pur sapendo, la mia mente a forza si muove intorno a colei che suscita stupore, e lascia indietri gli dèi: che faccio? Sempre, al tempo della fine, la mia mente è fissa: «È il mio amore! Il più caro amore! È mia!»

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Pagina 79 [ desiderio ]

XXXV
Oggi ancora lei... la traccia delle unghie che ho impresso [sul cerchio del suo seno, ebbro per la libagione col miele della sua bocca: con un fremito intenso della pelurie per il piacere, tutt'intorno la vigila, sorveglia, ispeziona... ricordo.

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