Copertina
Autore Pier Luciano Andreoli
CoautoreEmilio Minelli, Gianfranco Trapani
Titolo Digitopressione per i bambini
EdizioneRed, Milano, 2009 [2004] , pag. 96, ill., cop.ril., dim. 16,5x21,8x1,1 cm , Isbn 978-88-573-0013-9
LettoreSara Allodi, 2010
Classe salute , bambini , medicina
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Indice


  7 LA DIGITOPRESSIONE,
    UN SISTEMA DI CURA SEMPLICE E GENTILE

  9 Premessa

 11 La digitopressione: origine e tecniche

 15 REPERTORIO DEI DISTURBI E DEGLI INTERVENTI

 17 Affaticamento, inappetenza, stanchezza
 20 Congiuntivite
 24 Incontinenza notturna
 28 Infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie
 31 Influenza con febbre
 34 Insonnia e disturbi del sonno
 37 Mal di denti
 40 Mal di gola
 43 Mal di mare, mal d'auto, mal d'aria
 46 Mal di orecchio
 49 Mal di pancia (coliche addominali)
 42 Mal di testa
 55 Miopia
 57 Perdita di coscienza
 60 Prurito
 62 Respiro sibilante e affannoso
 66 Rinite allergica
 69 Stitichezza
 72 Torcicollo
 74 Tosse
 77 Traumi
 80 Vomito

 83 APPENDICI

 85 1. Principi di base della Medicina Tradizionale Cinese

 90 2. Altre metodiche terapeutiche della Medicina Cinese

 92 3. Elenco dei punti di digitopressione citati

 94 Bibliografia


 

 

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Premessa


La digitopressione come primo approccio ai disturbi più comuni dei bambini

Nella vita quotidiana del bambino ci sono molte malattie i cui sintomi e i cui effetti, grazie all'utilizzo di tecniche particolari, possono essere, se non guariti del tutto, almeno migliorati.

Disturbi come affaticamento, inappetenza, stanchezza, mal di gola, mal di pancia o coliche addominali, tosse, mal di denti, mal d'auto, mal di mare, mal d'aria possono essere facilmente affrontati in un primo momento dai genitori, e con buoni risultati, quando non rappresentano l'inizio di una malattia più importante e grave. Solo in mancanza di una risposta adeguata a questi primi interventi il genitore dovrà rivolgersi al pediatra, il quale potrà capire la reale importanza della patologia in atto.

La Medicina Tradizionale Cinese, l'agopuntura e la digitopressione sono molto distanti dalle nostre tecniche terapeutiche e dalla nostra mentalità sia di medici pediatri sia di genitori.

Tuttavia, la digitopressione, tra le numerose tecniche di medicina complementare, è una metodica di uso relativamente semplice, con una buona affidabilità nella risposta clinica. Nella Repubblica Popolare Cinese, suo Paese d'origine, tutti i genitori la conoscono, ed è addirittura diventata materia di insegnamento nelle scuole.


L'agopuntura e la digitopressione hanno numerosi aspetti in comune, sia nei principi fondamentali sia nei punti di intervento, ma lo stimolo energetico che si ottiene con la digitopressione è sicuramente di minor intensità e di minor durata di quello ottenuto con l'agopuntura, quindi più facilmente gestibile e privo di effetti collaterali.

La digitopressione è una tecnica terapeutica facile da usare e, dopo una buona preparazione, fornisce al genitore che vuole mantenere il ruolo di tutore cosciente della salute del figlio gli strumenti adeguati per trattare i disturbi più comuni che possono interessare il bambino prima che si trasformino in malattie vere e proprie e richiedano quindi l'intervento del pediatra.


Perché questo libro

Questo libro si pone come una guida per i genitori che desiderano effettuare un trattamento sintomatico dei disturbi più benigni, per ridurre l'uso dei farmaci che vengono quotidianamente utilizzati senza comunque voler sostituire l'intervento del medico e degli operatori specializzati in questa tecnica terapeutica.

I risultati che si possono ottenere dopo aver studiato correttamente le tecniche della digitopressione ed essersi adeguatamente esercitati sono sorprendenti e persistenti, ma è molto importante che sia il genitore, sia il bambino siano sereni e rilassati, che vengano rispettate le comuni regole di igiene e che le zone di cute da trattare siano integre e sane.

In definitiva, siamo certi che un uso corretto e responsabile di queste pagine permetterà al lettore di avere uno strumento in più per migliorare il rapporto con i propri figli e con le persone che si occupano di mantenerne la salute, e di ottenere grande soddisfazione quando si renderà conto di poter aiutare i bambini a superare tanti piccoli disagi quotidiani senza dover necessariamente ricorrere all'uso dei farmaci.

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La digitopressione: origine e tecniche


Nascita e sviluppo della digitopressione

I primi trattamenti con la pressione delle dita risalgono alla nascita della Medicina Cinese, all'epoca del leggendario Imperatore Giallo (il Huang-di Nei-Jing, il Classico Interno dell'Imperatore Giallo, fonte di tutta la teorica medica cinese; compilato da autori ignoti fra il 300 e il 100 a.C., è il più antico dei testi medici cinesi). A quel tempo la digitopressione era definita come 'tecnica divina delle dita', ed era praticata stimolando con le mani alcuni punti distribuiti lungo il corpo. La scelta di questi punti avveniva soprattutto con il metodo dell'esperienza, stimolando sempre quelli che dimostravano un buon effetto terapeutico.

La digitopressione conobbe un momento di grande espansione e successo durante la dinastia regnante dei Ming, epoca nella quale fiorirono anche le altre tecniche specifiche della Medicina Tradizionale Cinese. In questo periodo storico si istituirono i primi corsi formativi strutturati, e si fondarono Scuole che segnarono l'evoluzione nei secoli successivi di tutta la Medicina Cinese. (Per approfondire i principi di base della Medicina Tradizionale Cinese e conoscere altre sue metodiche terapeutiche applicabili ai bambini si veda la sezione Appendici, al termine del libro.)


Digitopressione e agopuntura: similitudini e differenze

Le similitudini della digitopressione con l'agopuntura, tecnica dalla quale deriva, sono tante: i principi fondamentali sono gli stessi, così come le modalità di funzionamento e i punti di intervento (tranne poche eccezioni). La tecnica di cura è però meno invasiva, perché viene praticata stimolando i punti con le dita delle mani anziché con l'ago.

La digitopressione è dunque particolarmente indicata per i pazienti sensibili e impressionabili, sia bambini sia adulti, ai quali l'uso degli aghi, seppure non doloroso, incute timore e paura.


Quando e come praticare la digitopressione

La digitopressione, detta anche 'agopuntura senza aghi', viene dunque praticata da più di 3000 anni; può essere eseguita con buoni risultati sia da personale specializzato (medici esperti in agopuntura), sia dai genitori sui propri bambini. Rappresenta un efficace sistema per affrontare e risolvere numerosi disturbi.

Per quanto riguarda specificamente i bambini, il campo di applicazione della digitopressione è vasto. Questo trattamento infatti ha una discreta efficacia per le malattie febbrili in genere, i disturbi gastrointestinali, l'insonnia, la stanchezza e l'inappetenza; per stimolare le difese immunitarie, in particolare quando si è soggetti a ricadute di mal di gola, infezioni alle tonsille, mal d'orecchio; per il mal di testa; per le difficoltà di controllo dell'urina (enuresi).

La tecnica della digitopressione può essere appresa con una certa rapidità, e se ci si esercita con regolarità si ottengono dei validi risultati terapeutici anche in ambito domestico.

Mentre per i disturbi più semplici può essere utilizzata da chiunque, dopo un adeguato periodo di formazione, per le malattie più impegnative occorre l'aiuto di un medico esperto in agopuntura che sia in grado di individuare un programma terapeutico adeguato, abbinato all'utilizzo di cicli di massaggio Tuina o di fitoterapia cinese (si veda il capitolo 2 nella sezione Appendici). In questi casi, il medico potrà comunque spiegare ai genitori quali manovre possono effettuare a casa propria per rendere più rapida e duratura la guarigione del loro bambino. La digitopressione non richiede mezzi particolari per essere praticata: ci si serve semplicemente delle dita delle mani.

Per una stimolazione più efficace si possono utilizzare anche oggetti particolari, come piccoli bastoncini a punta smussata e arrotondata in osso o metallo, normalmente usati nelle famiglie cinesi per praticare il massaggio Tuina.

Con questi oggetti (sostituibili, se non si trovano gli originali, con la punta arrotondata di un pennarello, oppure di un mestolo) si riesce a ottenere una stimolazione molto profonda nei punti più piccoli, per esempio quelli situati agli angoli delle unghie.

Pe le malattie croniche e dolorose che richiedono trattamenti più lunghi e regolari, oltre all'aiuto del medico esperto in agopuntura si possono usare piccoli stimolatori elettrici indolori, in vendita nei negozi di sanitari. Per l'uso di questi apparecchi occorre una particolare abilità manuale.


Una volta stabilito che si tratta di un sistema di cura adeguato al disturbo che si vuole trattare, la digitopressione può essere praticata su tutti i bambini, senza controindicazioni particolari, anche se occorre prestare attenzione in caso di malattie cutanee, dermatiti allergiche, eczemi, malattie infettive con lesioni cutanee.

Le manipolazioni si eseguono generalmente con il pollice, l'indice e il medio.

In base al tipo di manovra eseguito si ottiene un effetto di armonizzazione, di tonificazione o di dispersione. Queste tre metodiche hanno un significato terapeutico diverso, e devono essere scelte in base al risultato che si vuole ottenere per la malattia da trattare (si veda a pag. 14).

Le zone sottoposte al trattamento con più frequenza sono il viso, l'addome, la testa, gli avambracci e le mani, le gambe e i piedi.


La durata dei trattamenti

La durata dei trattamenti nelle malattie acute è di circa 10 minuti per ogni punto trattato, e può essere ripetuta anche 2-3 volte al giorno.

Nelle malattie più acute il trattamento può essere protratto per 5-6 giorni, ma se non si osservano risultati soddisfacenti occorre rivolgersi al medico. Nelle malattie croniche, che richiedono comunque l'apporto indispensabile del medico esperto in agopuntura, la cura può essere protratta anche fino a 20 giorni.


I punti su cui intervenire

I punti su cui intervenire con la tecnica della digitopressione sono generalmente distribuiti lungo il percorso dei meridiani principali, e vengono normalmente usati anche dall'agopuntura classica (si veda la sezione Appendici).

La stimolazione di questi punti interviene sui sintomi in caso di disturbi comuni; per un eventuale trattamento di malattie più complesse è necessario intervenire su zone e punti che devono essere individuati attraverso un esame e un inquadramento del paziente, e questo può essere effettuato solo da un medico esperto in agopuntura, in grado di definire i limiti del problema e di decidere quale tipo di terapia occorre seguire.

In genere, ogni punto da stimolare sul percorso del meridiano presenta effetti differenti, ed è indicato per diversi tipi di malattie.

Alcuni punti sono definiti 'extra meridiano' poiché hanno una posizione al di fuori delle linee dei meridiani. Scelti in base alle esperienze acquisite nel tempo dai vari medici esperti in agopuntura, questi punti presentano indicazioni specifiche per determinate malattie.


Come localizzare i punti

I punti hanno una localizzazione ben precisa nel corpo. La distanza tra un punto e l'altro o tra il punto e una zona del corpo che viene utilizzata come riferimento viene calcolata in cun, una misura (diversa da un paziente all'altro) che corrisponde alla larghezza massima del pollice del paziente da trattare. Essa rappresenta le diverse proporzioni anatomiche che si riscontrano sia nei bambini sia negli adulti, e consente quindi di individuare le misure non in maniera standard, ma in relazione alle dimensioni della persona da trattare. La gamba di un bambino sarà più piccola di quella di un adulto, ma il punto da localizzare, utilizzando le dimensioni del pollice del bambino stesso, sarà sempre nella stessa zona della gamba: così non avverrebbe se sulla gamba di questo bambino utilizzassimo, per prendere le misure, il pollice di un adulto.


• 1 cun corrisponde alla dimensione di un pollice del paziente da trattare.

• 1,5 cun corrisponde alla dimensione del dito indice e del medio appaiati del paziente da trattare.

• 3 cun corrispondono alla dimensione del dito indice, del medio, dell'anulare e del mignolo appaiati del paziente da trattare.


Queste possono essere definite 'unità di misura', e i multipli si trovano sommandole.

Nelle zone del corpo dove si trovano i punti da trattare, con un po' di esperienza si riesce a percepire, sfiorando con il dito, una leggera depressione; se il bambino è abbastanza grande, lamenta un certo fastidio o un lieve dolore, a conferma che dovrebbe essere proprio quello il punto su cui intervenire.

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Pagina 14

Metodiche di manipolazione: armonizzazione, tonificazione, dispersione


L'armonizzazione

Questo metodo si presta a essere utilizzato per la cura di tutti i disturbi; serve a regolarizzare l'energia del punto secondo le esigenze dell'organismo. La pressione viene praticata con il dito indice o medio, eseguendo una rotazione in senso orario. Vanno effettuate circa 100 rotazioni, che devono durare circa 10 minuti; quindi la manovra può essere ripetuta una seconda volta.

Il metodo di armonizzazione è particolarmente efficace sui punti che si trovano nei piedi, nelle mani e nell'addome.


La tonificazione

Questo metodo permette di tonificare l'organismo; per esempio, può aiutare ad aumentare le secrezioni digestive, a rinforzare l'organismo in caso di debolezza, a stimolare le difese immunitarie.

Ci si serve del dito medio associato all'indice, e si effettuano leggeri movimenti di percussione rapidi e frequenti della durata di circa 10 minuti.

Per definire la durata del trattamento, si può osservare la pelle nella zona trattata: quando diventa rossa e leggermente gonfia significa che la stimolazione ha raggiunto l'effetto desiderato.


La dispersione

Questo è un metodo specifico per calmare il dolore, rilassare i nervi, indurre il sonno.

Si basa sull'uso della punta del pollice, che esercita una pressione continua sul punto.

A seconda delle patologie, la durata di questa pressione può variare da 20-30 secondi a 5 minuti. Occorre ripetere questa operazione per 3 volte, in cicli successivi, anche per 10 minuti.

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REPERTORIO DEI DISTURBI E DEGLI INTERVENTI


Per ogni singola 'voce', il Repertorio dei disturbi e degli interventi segnala:

• una descrizione del disturbo: i sintomi, le cause, e come viene interpretato nell'ambito della Medicina Tradizionale Cinese (per conoscere i principi di base della Medicina Tradizionale Cinese si veda il capitolo 1 nella sezione Appendici);

• i punti da trattare: ciascun punto è indicato con la sigla tradizionalmente adottata in Occidente, e la sua denominazione cinese (l'elenco dei punti di digitopressione citati con le relative sigle e denominazioni si trova nella sezione Appendici, a pag. 83);

• la dislocazione: illustrata con parole e con una fotografia (per quanto riguarda l'indicazione delle distanze espressa in cun, si veda il capitolo 'La digitopressione: origine e tecniche', a pag. 11);

• le indicazioni: in quali casi è particolarmente indicato il trattamento su ogni specifico punto;

• la tecnica: quale posizione deve avere il bambino, e quale tipo di manovra va effettuata.

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