Copertina
Autore J. G. Ballard
Titolo Un gioco da bambini
EdizioneAnabasi, Milano, 1992, Ariele , Isbn 978-88-417-3001-0
OriginaleRunning Wild, 1988
TraduttoreFranca Castellenghi Piazza
LettoreRenato di Stefano, 1993
Classe fantascienza
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Pagina 7 [ inizio libro ]

Dagli appunti del Dottor Richard Greville, Consulente psichiatrico della Polizia Metropolitana.

25 agosto 1988. Da dove comincio? Dopo tutto quel che è stato scritto sul tragico evento che i giornali di tutto il mondo chiamano ormai concordemente «Il massacro di Pangbourne» comincio ad avere anch'io le idee un po' confuse.

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Pagina 45

Scrollai le spalle e commentai: «Be', è chiaro che per questa gente la sicurezza era molto importante, direi anzi che era quasi un'ossessione. E cosí dunque questa casa è collegata con l'impianto a circuito chiuso della portineria?»

«Non solo questa. "Tutte" le case del Village, dottore» rispose Payne in un tono curiosamente allusivo. «Al primo piano come a pianterreno. Se non altro sappiamo perché qui non c'erano mariti o mogli infedeli. Ma pensi a quei ragazzi, dottore, tenuti d'occhio ogni ora del giorno e della notte. Questo era un amabile, accogliente Alcatraz minorile. Alle 8 nuoto, alle 8.30 colazione, tiro con l'arco, origami, fai questo, fai quello, rivediamoci insieme il video di quella puntata di "Horizon", bravissimo, Jeremy...!» Payne soffiò il fumo acre della sua sigaretta contro lo specchio della toilette della dottoressa Edwina. «L'unica cosa che mi stupisce, di questa gente, è che abbia trovato il tempo di farsi accoppare!»

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Pagina 63

«Però avrei un'ultima domanda. D'accordo che i ragazzi hanno ucciso i genitori e hanno fatto tutto da soli. Ma perché? Dalle indagini non sono risultati né maltrattamenti né abusi sessuali. Le vittime non avevano mai alzato neanche una mano sui figli. Se davvero qui esisteva una qualche forma di tirannide doveva essere davvero spietata e feroce, ma non abbiamo trovato niente che avvalori anche lontanamente un'ipotesi simile.» «E non lo troveremo mai. Questi ragazzi non si stavano ribellando contro la crudeltà o la ferocia. Tutto il contrario, sergente. Quello che non riuscivano piú a tollerare era il dispotismo della bontà. Hanno ucciso per liberarsi dalla tirannia dell'amore parentale.»

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Pagina 108 [ fine libro ]

I ragazzi colpiranno ancora? A parer mio da questo momento tutti i personaggi pubblici e le figure parentali sono diventati un loro possibile bersaglio. Il regime indulgente e protettivo instaurato con le migliori intenzioni a Pangbourne Village ed entusiasticamente imitato nei lussuosi complessi residenziali dell'Inghilterra meridionale, nonché nell'Europa occidentale e negli Stati Uniti, ha generato una stirpe di vendicatori, e li ha mandati a sfidare il mondo che li amava.

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