Copertina
Autore Roberto Bolaņo
Titolo La letteratura nazista in America
EdizioneSellerio, Palermo, 1998, La memoria 417 , pag. 248, dim. 120x167x12 mm , Isbn 978-88-389-1451-5
OriginaleLa literatura nazi en América [1996]
TraduttoreAngelo Morino, Enza Sanfilippo
LettoreRenato di Stefano, 2001
Classe narrativa cilena , critica letteraria , storia letteraria
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Indice


La letteratura nazista in America

I Mendiluce

Edelmira Thompson Mendiluce
Buenos Aires, 1894 - Buenos Aires, 1993      13
Juan Mendiluce Thompson
Buenos Aires, 1920 - Buenos Aires, 1991      24
Luz Mendiluce Thompson
Berlino, 1928 - Buenos Aires, 1976           27

Gli eroi mobili o La fragilità degli specchi

Ignacio Zubieta
Bogotá, 1911 - Berlino, 1945                 39
Jesús Fernández-Gómez
Cartagena de Indias (Colombia), 1910
    - Berlino, 1945                          45

Precursori e antilluministi

Mateo Aguirre Bengoechea
Buenos Aires, 1880-Comodoro Rivadavia, 1940  51
Silvio Salvático
Buenos Aires, 1901 - Buenos Aires, 1994      53
Luiz Fontaine Da Souza
Rio de janeiro, 1900 - Rio de Janeiro, 1977  55
Ernesto Pérez Masón
Matanzas (Cuba), 1908 - New York, 1980       59

I poeti maledetti

Pedro González Carrera
Concepción (Cile), 1920
    - Valdivia (Cile), 1961                  67
Andrés Cepeda Cepeda, detto Il Damerino
Arequipa (Perù), 1940 - Arequipa, 1986       74

Letterate e viaggiatrici

Irma Carrasco
Puebla (Messico), 1910
    - Città del Messico, 1966                81
Daniela Di Montecristo
Buenos Aires, 1918 - Cordova, 1970           90

Due tedeschi alla fine del mondo

Franz Zwickau
Caracas, 1946 - Caracas, 1971                95
Willy Schürholz
Colonia Renacer (Cile), 1956
    - Kampala (Uganda), 2029                 98

Visione, fantascienza

J.M.S. Hill
Topeka (Stati Uniti), 1905 - New York, 1936 107
Zach Sodenstern
Los Angeles, 1962 - Los Angeles, 2021       110
Gustavo Borda
Città del Guatemala, 1954
    - Los Angeles, 2016                     114

Maghi, mercenari, miserabili

Segundo José Heredia
Caracas, 1927 - Caracas, 2004               119
Amado Couto
Juiz de Fora (Brasile), 1948 - Parigi, 1989 121
Carlos Hevia
Montevideo, 1940 - Montevideo, 2006         124
Harry Sibelius
Richmond, 1949 - Richmond, 2014             125

I mille volti di Max Mirebalais

Max Mirebalais, alias Max Kasimir,
    Max von Hauptmann, Max Le Gueule,
    Jacques Artibonito
    Port-au-Prince, 1941 - Les Cayes, 1998  133

Poeti nordamericani

Jim O'Bannon
Macon, 1940 - Los Angeles, 1996             143
Rory Long
Pittsburgh, 1952 - Laguna Beach, 2017       147

La Fratellanza Ariana

Thomas R. Murchison, detto Il Texano
Las Cruces (Texas), 1923 - Penitenziario
    di Walla Walla (Oregon), 1979           155
John Lee Brook
Napa (California), 1950 - Los Angeles, 1997 157

I favolosi fratelli Schiaffino

Italo Schiaffino
Buenos Aires, 1948 - Buenos Aires, 1982     163
Argentino Schiaffino, detto Il Ciccione
Buenos Aires, 1956 - Detroit, 2015          167

Ramírez Hoffman, l'infame

Carlos Ramírez Hoffman
Santiago del Cile, 1950
    - Lioret de Mar (Spagna), 1998          185

Epilogo per mostri
l. Alcuni personaggi                        211
2. Alcune case editrici, riviste,
   località ...                             219
3. Alcuni libri                             227

Note                                        239

 

 

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Pagina 53

Silvio Salvático
Buenos Aires, 1901 - Buenos Aires, 1994



Fra le sue proposte giovanili si annoverano la restaurazione dell'Inquisizione, le pubbliche punizioni corporali, la guerra permanente contro i cileni o contro i paraguayani o i boliviani come forma di ginnastica nazionale, la poligamia maschile, lo sterminio degli indios per evitare un'ulteriore contaminazione della razza argentina, la revoca dei diritti ai cittadini di origine ebrea, l'emigrazione in massa dai paesi scandinavi per schiarire progressivamente l'epidermide nazionale scuritasi dopo anni di promiscuità ispano-indigena, la concessione perpetua di borse di studio letterarie, l'esenzione dalle tasse per gli artisti, la creazione della maggiore forza aerea del Sudamerica, la colonizzazione dell'Antartide, l'edificazione di nuove città in Patagonia.

Fu calciatore e futurista.

Dal 1920 al 1929 scrisse e pubblicò più di dodici raccolte di poesie, alcune delle quali ricevettero premi municipali e provinciali, e frequentò i salotti letterari e i caffè alla moda. Dopo il 1930, incatenato da un matrimonio disastroso e da una prole numerosa, lavorò come cronista e correttore di bozze in diversi giornali della capitale e frequentò sia i tuguri sia l'arte del raccontare che sempre gli fu schiva; pubblicò tre romanzi: Campi d'onore (1936), che tratta di sfide e duelli semiclandestini in una Buenos Aires spettrale, La dama francese (1949), un racconto a base di prostitute generose, cantanti di tango e investigatori, e Gli occhi dell'assassino (1962), curiosa premonizione dello psico-killer cinematografico degli anni Settanta e Ottanta.

Morì nell'ospizio dei poveri vecchi di Villa Lauro, con una valigia zeppa di polverosi libri e di manoscritti inediti quali unici averi.

I suoi libri non vennero mai ristampati. Gli inediti furono probabilmente buttati nella spazzatura o dati alle fiamme dai custodi dell'ospizio.

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Pagina 125

Harry Sibelius
Richmond, 1949 - Richmond, 2014



Furono le letture di Norman Spinard e di Philip K. Dick e forse la posteriore riflessione su un racconto di Borges a indurre Harry Sibelius a scrivere una delle opere più complesse, più dense e probabilmente più inutili dell'epoca. Il romanzo, perché proprio di un romanzo si tratta e non di un libro di storia, è in apparenza semplice. Il presupposto è questo: la Germania, alleata con l'Italia, la Spagna e la Francia di Vichy, batte l'Inghilterra nell'autunno del 1941. Durante l'estate successiva viene sferrato un attacco di quattro milioni di soldati contro l'Unione Sovietica. Quest'ultima capitola nel 1944, ma alcune ridotte siberiane portano avanti una guerra a bassa intensità. Nella primavera del 1946 truppe europee dall'est e giapponesi dall'ovest attaccano gli Stati Uniti. Nell'inverno del 1946 cadono New York, Boston, Washington, Richmond, San Francisco, Los Angeles; la fanteria e i panzer tedeschi attraversano gli Appalachi; i canadesi indietreggiano verso l'interno del paese; il governo degli Stati Uniti si installa a Kansas City e la sconfitta plana su tutti i fronti. Nel 1948 c'è la capitolazione. L'Alaska, parte della California e parte del Messico passano al Giappone. Il resto fa parte dell'America occupata dalla Germania. Tutto quanto accade in precedenza Harry Sibelius lo spiega svogliatamente nelle prime dieci pagine dell'introduzione. Quest'introduzione (in realtà una sorta di date chiave per collocare rapidamente il lettore nella storia) si intitola Volo d'uccello. A partire di qui inizia il romanzo, Il vero figlio di Giobbe, 1.333 pagine, specchio nero de L'Europa di Hitler, di Arnold J. Toynbee.

Il libro è strutturato sul modello dell'opera dello storico inglese. La seconda introduzione (in realtà, l'autentico prologo) si intitola L'inapprensibilità della Storia, esattamente come il prologo di Toynbee; la frase di quest'ultimo: «La visione dello storico è sempre e comunque condizionata dalla sua stessa ubicazione nel tempo e nello spazio; e siccome il tempo e lo spazio sono in continuo mutamento, nessuna storia, nel senso stretto del termine, potrà mai essere un racconto permanente che narri, una volta per sempre, tutto in modo che sia accettabile per i lettori di ogni epoca, nemmeno per ogni parte della Terra» costituisce uno dei motivi di riflessione intorno a cui ruota il prologo di Sibelius; le sue intenzioni, naturalmente, differiscono da quelle di Toynbee. Il professore inglese in ultima istanza lavora affinché il crimine e l'ignominia non cadano nell'oblio. Il romanziere virginiano a tratti sembra credere che in qualche parte «del tempo e dello spazio» quel crimine si sia assestato vittoriosamente e procede, quindi, a inventariarlo.

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Pagina 163

Italo Schiaffino
Buenos Aires, 1948 - Buenos Aires, 1982



Probabilmente non è mai esistito un poeta più diligente di Italo Schiaffino, almeno a Buenos Aires e negli anni in cui gli toccò vivere, benché poi la sua fama sia stata messa in ombra dal fratello minore, Argentino Schiaffino, pure lui poeta.

Di famiglia umile, in vita sua ebbe solo due passioni: il calcio e la letteratura. A quindici anni, quando già da due aveva abbandonato la scuola per un lavoro da fattorino nella ferramenteria di don Ercole Massantonio, si iscrisse al club degli ultrà di Enzo Raúl Castiglioni, uno dei tanti che in quel periodo accoglievano i tifosi della squadra del Boca Juniors.

Non tardò a fare progressi. Nel 1968, quando Castiglioni entrò in prigione, si mise a capo del gruppo e compose la prima poesia (o almeno la prima poesia di cui sia rimasta traccia) e il primo manifesto. La poesia si intitolava Impallidiscano i levrieri ed era formata da 300 versi alcuni dei quali vennero imparati a memoria dai suoi compagni. Fondamentalmente si trattava di una poesia di battaglia; a detta di Schiaffino «una specie di Iliade in onore della squadra del Boca». Venne pubblicata nel 1969 grazie al finanziamento volontario e pubblico e l'edizione di 1.000 esemplari ebbe un prologo del dottor Pérez Heredia in cui si dava il benvenuto al nuovo poeta nel Parnaso argentino. Il manifesto era diverso. In cinque pagine Schiaffino esponeva la situazione del calcio in Argentina, si lamentava della crisi, additava i colpevoli (la plutocrazia ebrea incapace di produrre buoni giocatori e l'intellighenzia rossa che portava il paese alla decadenza), indicava qual era il pericolo e spiegava i modi per esorcizzarlo. Il manifesto si intitolava L'ora della gioventù argentina e in parole di Schiaffino si trattava di «una tirata creola alla von Clausewitz per risvegliare gli spiriti più inquieti della patria». Non tardò a trasformarsi in lettura d'obbligo almeno nelle cerchie più dure dei vecchi ultrà di Castiglioni.

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