Copertina
Autore Giovanni Brunazzi
Titolo Design Report 07
EdizioneAllemandi, Torino, 2007 , pag. 235, ill., cop.fle., dim. 21x23,5x2,5 cm , Isbn 978-88-422-1492-2
CuratoreGiovanni Brunazzi
LettoreCorrado Leonardo, 2007
Classe design , architettura
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Pagina 6

Presentazione

Carlo Forcolini, Presidente ADI, Associazione per il Disegno Industriale


Da qualche tempo il design è alla ribalta. Dopo decenni di attenzione curiosa, e tutto sommato superficiale, il design viene sempre più citato per la sua importanza in termini economici e di prestigiosa immagine per il nostro Paese.

Per molti anni la "cultura materiale del fare" (il design) è stata ingiustamente considerata appannaggio di una piccola élite di esteti, una nicchia culturale e produttiva da citare come lustro dell'Italia ma come nicchia, appunto.

Poi improvvisamente si è scoperto che il design, diffuso in tutto il territorio nazionale come prassi produttiva e oggetto d'insegnamento in decine di scuole e università, rappresenta insieme la filiera della qualità e quella cultura trasversale estremamente utile nei momenti di emergenza competitiva come l'attuale. Ma se questa nuova considerazione del valore del design, ancorché tardiva, è del tutto apprezzabile, non possiamo esimerci dal constatare che, oltre all'impegno progettuale e produttivo, è assolutamente necessario operare nella direzione della costituzione di quei processi di valorizzazione essenziali per rendere visibile la qualità, per conservarla, e per costruire strategie di promozione non improvvisate. In questo senso l'ADI ha operato già da diversi anni una nuova attitudine proponendosi come infrastruttura di riferimento dal e verso il design. La trasformazione del Premio Compasso d'Oro ADI in una vera e propria metodologia di raccolta e selezione annuale (a titolo gratuito) negli ADI Design Index, che nella loro sequenza triennale perimetrano le scelte della giuria internazionale dello stesso premio, la costituzione dell'Osservatorio Permanente del Design ADI (più di cento esperti), e soprattutto la costituzione delle Delegazioni territoriali, veri e propri terminali sensibili la cui missione è rendere visibile la qualità espressa nei diversi territori di rappresentanza, sono di fatto gli strumenti e le strutuure di quei processi di valorizzazione a supporto di un vero, e non soltanto declamato, sistema design.

Dopo cinquant'anni dalla fondazione, e con la credibilità di chi ha testimoniato per tutto questo tempo il lavoro di quanti si sono riconosciuti parte di un fenomeno culturale di così lunga durata, desideriamo continuare la nostra storia nella costruzione di quella lobby del design che riteniamo indispensabile perché il nostro mondo abbia rappresentanza e riconoscimento a tutti i livelli istituzionali del Paese.

Un progetto ambizioso, da condividere con tutti coloro che hanno a cuore la buona sorte del design italiano, e così ben rappresentati dal lavoro di quanti hanno partecipato alla realizzazione di questo volume.

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