Copertina
Autore Bruce Chatwin
Titolo UTZ
EdizioneAdelphi, Milano, 1989, Fabula 35
OriginaleUtz [1988]
TraduttoreDario Mazzone
LettoreRenato di Stefano, 1993
Classe narrativa inglese , collezionismo
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Pagina 9 [ libro inizio ]

Il 7 marzo 1974, un'ora prima dell'alba, nel suo appartamento di via Siroká 5 che dava sul vecchio cimitero ebraico di Praga, Kaspar Utz morì di un secondo colpo da tempo previsto.

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Pagina 20 [ museo, collezionista ]

«Un oggetto chiusi in una teca di un museo» scriveva «deve patire l'innaturale esistenza di un animale in uno zoo. In ogni museo l'oggetto muore - di soffocamento e degli sguardi del pubblico -, mentre il possesso privato conferisce al proprietario il diritto e il bisogno di toccare. Come un bimbo allunga la mano per toccare ciò di cui pronuncia il nome, così il collezionista appassionato restituisce all'oggetto, gli occhi in armonia con la mano, il tocco vivificante del suo artefice. Il nemico del collezionista è il conservatore del museo. In teoria, i musei dovrebbero essere saccheggiati ogni cinquant'anni e le loro collezioni dovrebbero tornare in circolazione...».

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Pagina 93 [ porcellana, alchimia ]

Per la maggior parte degli esperti di porcellana, proseguì, la scoperta di Bottger era un utile sottoprodotto dell'alchimia - come la cura mercuriale di Paracelso per la sifilide.

Utz non era d'accordo; gli pareva sciocco attribuire a epoche passate gli interessi materialistici della nostra. L'alchimia, tranne che per gli adepti più terra terra, non è mai stata una tecnica per moltiplicare la ricchezza all'infinito. Era un esercizio mistico. La ricerca dell'oro e la ricerca della porcellana erano due aspetti di un'identica indagine, quella vòlta a scoprire la sostanza dell'immortalità.

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Pagina 129 [ libro fine ]

Poi alzò gli occhi verso l'arcobaleno e disse: «Ja! Ich bin die Baronin von Utz».

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