|
|
|
|
|
|
|
| << | < | > | >> |Pagina 85 [ Pavolini, Dongo, chiacchere ]Il pomeriggio del 28 se ne va quasi tutto in chiacchere nella «Sala d'oro» del municipio di Dongo. Pavolini non ha voglia di chiaccherare troppo. Chi ha la testa riflette, che non ce l'ha chiacchera. Pavolini ce l'ha, anche se è il primo a dubitare del funzionamento della sua testa. Quarantadue anni di vita a suggerir dubbi in proposito. «La morte secca, signorino, la volete a destra o a sinistra?...». La morte secca lui l'ha portata a destra, gli sta per arrivar da sinistra.| << | < | > | >> |Pagina 98 [ Petacci ]... C'è, ad esempio, una lettera di Claretta del 1943 che dice molto. Anche e soprattutto su chi tra i due amanti si sobbarcò tutto o quasi il peso dell'amore. Si sa che è praticamente impossibile che due amanti si amino allo stesso modo. Nella più indissolubile delle coppie è rarissimo che l'indissolubilità risulti da un reciproco e paritetico sforzo. C'è sempre uno che s'impegna e un altro che corrisponde o acconsente, si lascia coinvolgere o almeno trascinare. «Ben mio adorato», scrive Claretta che non si arrende, anche se non sa dove si trovi Mussolini, ...| << | < | |
