Copertina
Autore Hans-Dieter Faulhaber
Titolo Controllare l'ipertensione senza farmaci
SottotitoloIl disturbo più diffuso non fa più paura
EdizioneRed, Milano, 2007 , pag. 110, ill., cop.fle., dim. 14x21x0,7 cm , Isbn 978-88-7447-461-5
OriginaleBluthochdruck: was man wissen muss
EdizioneSüdwest, Monaco, 2006
TraduttoreJosé Padova
LettoreAngela Razzini, 2007
Classe medicina
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Indice

  5 Prefazione

  7 CONOSCERE L'IPERTENSIONE


  9 Che cos'è l'ipertensione

  9 Come funziona il sistema cardiocircolatorio
 10 Come si comporta la pressione sanguigna
 13 Le funzioni del sistema nervoso vegetativo
 17 Come si forma l'alta pressione
 22 L'ipertensione in gravidanza
 23 L'ipertensione come problema ampiamente diffuso
 24 I fattori supplementari di rischio per il sistema
    cardiocircolatorio
 26 Le conseguenze dell'ipertensione

 29 Come si riconosce l'ipertensione

 29 La misurazione della pressione sanguigna
 34 I valori della pressione: quali sono quelli 'normali'?
 38 Altre indagini per accertare l'ipertensione

 40 Possibili disturbi legati all'ipertensione

 40 Ingrossamento della parte sinistra del cuore
    (cardiomiopatia ipertrofica ventricolare sinistra)
 41 Arteriosclerosi
 42 Cardiopatia coronarica e infarto cardiaco
 43 Insufficienza cardiaca (miastenia cardiaca)
 44 Ictus e disturbi della vascolarizzazione cerebrale
 44 Malattie renali


 47 PREVENZIONE E CURA DELL'IPERTENSIONE


 49 Il ruolo dell'alimentazione e dell'attività fisica

 49 Lo scopo delle terapie: ridurre la pressione del sangue
 50 Il ruolo di una corretta alimentazione
 68 Fare sport e attività fisica per favorire la salute

 75 Il trattamento con i farmaci

 77 Scopo e durata della cura con i farmaci
 78 Possibili effetti collaterali della cura con i farmaci
 82 La tollerabilità dei farmaci sul lungo periodo


 83 CONVIVERE CON L'IPERTENSIONE


 85 Proteggere il sistema circolatorio

 85 Misurare periodicamente la pressione del sangue
 87 Ridurre lo stress
 93 Verificare se è il caso di continuare a guidare

 95 L'ipertensione in età avanzata

 95 Le particolarità della cura dei malati anziani


 99 Glossario

103 Bibliografia

 

 

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Che cos'è l'ipertensione


Come funziona il sistema cardiocircolatorio

Il cuore e i vasi sanguigni hanno soprattutto una funzione di trasporto: il cuore pompa il sangue attraverso le arterie e le vene, introducendo così nell'organismo l'ossigeno, indispensabile alla vita, le sostanze nutritive, gli anticorpi e gli ormoni e smaltendo i prodotti di scarto del metabolismo. Per garantire l'irrorazione di tutte le parti organiche deve essere presente una certa pressione, come in un qualunque sistema idraulico per il trasporto di liquidi.

È il cuore, centrale di pompaggio del sistema cardiocircolatorio, a produrre questa pressione.


La circolazione del sangue

Il cuore è un muscolo che ha al proprio interno quattro cavità distinte: due atri e due ventricoli, e mantiene attiva la circolazione del sangue. Quando il muscolo si contrae, nel ventricolo sinistro la pressione sale fortemente. Il sangue ivi contenuto viene quindi pompato nella grande arteria (aorta) oltrepassando la valvola aortica che si apre. Durante questo aumento della pressione la valvola cardiaca verso l'atrio sinistro si chiude, come farebbe una valvola idraulica, per impedire il riflusso del sangue.

Dall'aorta le arterie si dirigono verso le diverse parti del corpo continuando a ramificarsi fino a diventare finissimi vasi (capillari), attraverso i quali si svolge la vera e propria funzione di alimentazione: la cessione di ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti e il prelievo di prodotti di degradazione del metabolismo delle cellule organiche, che vengono successivamente trasportati agli organi escretori, reni, fegato e polmoni. Dai capillari il sangue si raccoglie nelle piccole vene, che lo avviano, carico di scorie, ai vasi maggiori. Questi infine sboccano in due grosse vene (vene cave) nell'atrio destro. Da qui il sangue raggiunge il ventricolo destro, che lo pompa nel sistema circolatorio polmonare; il riflusso nell'atrio destro è impedito anche qui dalla interposta valvola cardiaca.

Nel polmone il sangue si carica di ossigeno e rilascia anidride carbonica. Quindi dal polmone il sangue fluisce indietro nell'atrio sinistro e da lì nel ventricolo sinistro, e il ciclo riprende da capo.


Come si comporta la pressione sanguigna

Quando il muscolo cardiaco si contrae lo spazio interno diminuisce e la pressione nei ventricoli aumenta. Normalmente nel ventricolo sinistro si genera una pressione che corrisponde circa a 120 mm di colonna di mercurio (120 mm Hg). Questa pressione si forma durante la fase attiva del muscolo cardiaco, la cosiddetta sistole, e quindi è designata come pressione sistolica.

Alla fase attiva del cuore segue una fase d'inerzia, la diastole. Durante il rilassamento della muscolatura cardiaca la pressione nel ventricolo scende normalmente fino a zero. Diversa è la modalità della 'pressione diastolica' nei grandi vasi sanguigni. Grazie alla sua elasticità l'aorta riceve il sangue, si dilata e accumula così un'energia che anche nella fase di rilassamento del cuore mantiene una pressione diastolica da 70 a 80 mm Hg circa, e quindi rende possibile un flusso sanguigno che cambia ritmo in modo regolare. Alla regolazione della pressione prende parte anche il complesso delle piccole arterie, la cui sezione trasversale determina la resistenza e perciò l'evoluzione della pressione.

Nei vasi la pressione cala quanto più essi si ramificano, perché la sezione trasversale complessiva dell'estesa rete vascolare, che si estende a tutto il corpo, diventa a mano a mano più grande. Nei capillari, nei quali avviene lo scambio di ossigeno e sostanze nutritive con i tessuti, la pressione è di circa 32 mm Hg; nella parte venosa della rete capillare scende fino a circa 12 mm Hg e nelle grandi vene addirittura a zero.


La regolazione della pressione sanguigna

La pressione nelle singole sezioni del sistema vascolare è regolata dal sistema nervoso e dagli ormoni in relazione al fabbisogno (per esempio in caso di intensa attività fisica). Normalmente ha oscillazioni limitate ed è soggetta a un bioritmo.

Uno dei fattori che influenzano la pressione sanguigna è il momento della giornata: durante il primo pomeriggio e le ore notturne diminuisce, cosa che si collega generalmente a una diminuzione del rendimento o della capacità di erogare prestazioni.

La pressione sanguigna può essere incrementata direttamente dai tre fattori seguenti:

* aumento del lavoro cardiaco;

* diminuzione della sezione trasversale complessiva dei vasi sanguigni;

* accrescimento del volume di sangue nel sistema vascolare.

Al contrario, la pressione può calare se scende la frequenza del battito cardiaco, se la sezione trasversale complessiva dei vasi sanguigni aumenta o se c'è una diminuzione del volume del sangue.

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Le sostanze dell'organismo che possono ridurre la pressione

L'organismo produce anche sostanze in grado di ridurre la pressione: nei reni, nel cuore e persino nelle pareti dei vasi sanguigni. A queste sostanze appartengono le cosiddette prostaglandine, che presentano altri interessanti effetti biologici oltre a quello dell'abbassamento della pressione. Esse derivano da altri composti, ovvero dagli acidi grassi insaturi, introdotti nell'oganismo con l'alimentazione. Quindi è molto importante che l'alimentazione quotidiana contenga un'alta percentuale di acidi grassi insaturi.

I vasi sanguigni sono rivestiti da uno strato di cellule; da qualche tempo è noto che questa pellicola interna dei vasi (endotelio) controlla molto attivamente la dilatazione dei vasi e quindi l'irrorazione sanguigna. Essa è in contatto tanto con il flusso sanguigno quanto con lo strato muscolare dei vasi e produce fra l'altro un composto chimico dalla struttura semplice, l'ossido d'azoto (NO), che agisce efficacemente come vasodilatatore nelle zone in cui la cellula endoteliale lo rilascia. In campo terapeutico le sostanze che liberano ossido d'azoto sono impiegate nella cura dell'angina pectoris.


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ALCOL ED ELEVATA PRESSIONE DEL SANGUE

Quando ingerite una bevanda alcolica la pressione sanguigna scende a causa dell'azione vasodilatatoria dell'alcol. Questo non avviene se l'alcol è consumato regolarmente e in notevole quantità. Accanto ai danni causati ad altri sistemi organici, come per esempio quello nervoso, al fegato e al pancreas, l'abuso cronico di alcol porta all'ipertensione. Soprattutto negli uomini, infatti, il consumo eccessivo di alcol è una delle cause più frequenti d'ipertensione.

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Come si forma l'alta pressione

L'insorgere di una ipertensione è un processo complesso. Generalmente vi sono coinvolti diversi fattori che provocano nel sistema cardiocircolatorio una regolazione imperfetta, causando la contrazione delle piccole arterie o anche l'aumento di velocità della circolazione sanguigna come conseguenza del ritmo cardiaco inutilmente accelerato.


Ipertensione primaria e secondaria

I risultati ottenuti dalla ricerca medica degli ultimi anni hanno permesso di arrivare a una migliore comprensione delle cause e dei meccanismi di formazione dell'ipertensione. Oggi si sa con sicurezza che questi meccanismi si trasmettono per via ereditaria, soprattutto nei casi delle cosiddette ipertensioni primarie o essenziali, che sono diagnosticate in più del 90% dei malati d'ipertensione. Nei casi d'ipertensioni secondarie, invece, l'ipertensione cronica dipende da una patologia che riguarda un organo specifico, per esempio il rene o il surrene. Ma nel decorso dell'ipertensione secondaria anche gli altri organi responsabili della regolazione della pressione sanguigna sono coinvolti e influenzati.

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