Copertina
Autore Ferruccio Fölkel
Titolo Storielle ebraiche
EdizioneRizzoli, Milano, 1991, La Scala , Isbn 978-88-17-84141-2
CuratoreFerruccio Folkel
LettoreRenato di Stefano, 1993
Classe umorismo
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Pagina 48 [ ebrei/cattolici ]

Durante una cena ufficiale un vescovo e un rabbino sono seduti uno accanto all'altro. Viene servito del prosciutoo cotto caldo con degli spinaci e il rabbino rifiuta di mangiarne.

«Non assaggia questo maiale squisito, signor rabbino?» chiede il vescovo con un sorriso malizioso.

«No, monsignore, non posso mangiarlo perché la mia religione me lo vieta.»

«È un gran peccato, signor rabbino, lei non sa cosa perde.»

Alla fine della cena ci sono i soliti convenevoli. Dice il rabbino al vescovo:

«Monsignore, la prego di porgere i miei rispettosi saluti a sua moglie.»

«Ma signor rabbino, io non sono sposato, la mia religione me lo vieta.»

«È un gran peccato, monsignore, lei non sa cosa perde.»

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Pagina 76 [ psicoanalisi ]

Finkelstein conversa con Epstein:

«Abbiamo sofferto tanto: esilio, ghetti, pogrom... Però li abbiamo fregati».

«È come?»

«Con la psicoanalisi.»

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Pagina 76

Il piccolo Moshe racconta ai compagni di classe che sua mamma ha partorito una bambina. Il melamed, che ha sentito, lo riprende e gli dice:

«Moshele, ma che modo di parlare! Dovevi dire: "Papà ha comperato una sorellina"».

Moshe si mette a ridere.

«Perché ridi, goj, imbecille» urla il maestro.

«Rido perché lei non conosce papà. Guardi che non compera mai quello che può fare da sé.»

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Pagina 82

Gionata e Samuele, due vecchi shnorrer, entrano in un caffe di Leopoli affollato di mercanti che proprio quel giorno hanno fatto grossi affari alla fiera.

«Senti, Samuelino» dice Gionata «prendiamo qualcosa?»

«A chi?»

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Pagina 90 [ Giano bifronte ]

«Papà, perché Giano si chiama bifronte?»

«Perché aveva due facce, Avramole.»

«Doveva essere un infelice, papà.»

«Infelice, Avramole?»

«Ti immagini, essere costretti a lavarsi due facce.»

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Pagina 91 [ etica ]

«Tate, che cosa significa etica?»

«Ti faccio un esempio: un cliente entra nel negozio mio e di Bar, compera della merce per sessanta fiorini e paga con una banconota da cento. Improvvisamnete mi accorgo che si è dimenticato di chiedermi il resto. A quel punto subentra l'etica: devo tenermi tutti i quaranta fiorini o devo dividerli con il mio socio Bar?»

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Pagina 93 [ igiene ]

Padre e figlio vanno insieme al bagno turco.

«Vergognati, hai dei piedi lerci» osserva il padre.

«Ma tate, i tuoi piedi sono ancora più sporchi dei miei.»

«Come puoi fare un confronto?» lo rimprovera il padre. «Io ho trent'anni più di te.»

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Pagina 125 [ antisemitismo ]

Isacco corre alla stazione di Trieste per prendere il treno per Gorizia, ma arriva con un attimo di ritardo. Ha appena il tempo di vederlo allontanarsi verso la curva di Barcola.

«Che cattiveria» dice indispettito «anche il treno è diventato antisemita.»

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Pagina 128 [ trattoria ]

In una trattoria kasher.

«Yankele» dice un cliente al cameriere che gli porta il piatto ordinato «bada che hai il pollice dentro il brodo.»

«Non importa, non scotta.»

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Pagina 129 [ banchiere ]

Il banchiere triestino Schmitz deve recarsi a Parigi. Weiss, il suo socio in affari, gli chiede: «Porti con te la tua amichetta?».

«Quando vai a Monaco, ti porti dietro la birra?»

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Pagina 132

«Come va Kohn?»

«Grazie, va ancora, una o due volte al mese.»

«Ma Kohn, non intendevo in quel senso! Chiedevo, come va a casa?»

«A casa non va assolutamente.»

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