Copertina
Autore Roberto Germano
Titolo Fusione fredda
SottotitoloModerna storia d'inquisizione e d'alchimia
EdizioneBibliopolis, Napoli, 2000 , pag. 193, dim. 142x210x11 mm , Isbn 978-88-7088-397-8
PrefazioneGiuliano Preparata
LettorePiergiorgio Siena, 2004
Classe fisica , energia , scienze improbabili
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Indice

PREFAZIONE di GIULIANO PREPARATA                          15
PREMESSA. LA TEORIA E L’ESPERIMENTO                       19
INTRODUZIONE                                              35

  I - NASCITA ED INFANZIA DELLA FUSIONE FREDDA            41

 II - UNO "ZOO" DI ESPERIMENTI                            59

III - MOLTI CORPI DEL REATO E POSSIBILI MOVENTI           71

 IV - TRASMUTAZIONI NUCLEARI A DEBOLE ENERGIA.
      ALCHIMIA DEL 2000?                                  83

  V - CET Inc. (USA): LA FUSIONE FREDDA COMMERCIALE      105

 VI - LA Q.E.D. COERENTE: L’ITALIA ALL’AVANGUARDIA
      TEORICA                                            113

VII - FUTURI POSSIBILI                                   129

APPENDICE A: L’ELETTROLISI                               139
APPENDICE B: LA FUSIONE CALDA                            141
APPENDICE C: BREVETTI                                    151
BIBLIOGRAFIA ULTERIORE                                   169

 

 

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Il fatto


La fusione fredda? Ricordavo il clamore del 1989. Energia nucleare in una piccola cella elettrolitica! Ma non era ormai stata condannata senza revoca come la “bufala scientifica del secolo”, come direbbe il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale e le Pseudoscienze)? O, almeno, questo era il giudizio finale giunto all’uomo della strada, e quindi anche al giovane studente che io ero. E durante i miei studi universitari di Fisica nessuno mi aveva mai indotto a pensare diversamente... Quel brillante relatore era impazzito? O era tanto brillante da avere avuto il coraggio di continuare ad indagare scientificamente e senza pregiudizi sull’argomento?

Mi collegai ad Internet e inserii in un motore di ricerca le tre parole chiave: cold (fredda), fusion (fusione), physics (fisica) in modalità booleana “and” (cioè cercavo tutti i siti Internet in cui fossero presenti contemporaneamente queste tre parole). Una quantità enorme di riferimenti..., ma non si può certo prendere per oro colato tutto ciò che si trova in Internet! Vediamo... Una rivista scientifica che si chiama Fusion Technology. E' disponibile nella biblioteca d’Ingegneria... Vado appena posso. E trovo. Comincio a trovare.

Fusion Technology è una rivista che si occupa di Fusione Nucleare, quella standard; quella che si cerca tuttora di produrre con macchine ciclopiche, costosissime, che cercano di raggiungere milioni di gradi ed enormi pressioni... come nelle stelle (cfr. Appendice B). Eppure, ecco un articolo del 1991 (soltanto due anni dopo il clamore iniziale del 1989): “Review of experimental observations about the cold fusion effect” (“Rassegna delle osservazioni sperimentali sull’effetto di fusione fredda” di Edmund Storms, ricercatore al famoso Los Alamos National Laboratory, dove costruirono la prima bomba atomica:

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CAPITOLO IV

TRASMUTAZIONI NUCLEARI A DEBOLE ENERGIA. ALCHIMIA DEL 2000?


         «Vi sono più cose in cielo e in terra,
         Orazio, di quante se ne sognano nella
         vostra filosofia».
                               (W. Shakespeare)

La gallina nucleare

In un articolo pubblicato nel Luglio 1960 ne La Revue Générale des Sciences, C. Louis Kervran, allora Direttore delle Conferenze dell’Università di Parigi, descriveva una serie di esperimenti che avrebbero dovuto dimostrare la trasmutazione nucleare di alcuni elementi chimici attraverso processi biologici.

Per trasmutazione nucleare si intende l’acquisizione o la perdita di nucleoni (protoni, neutroni) da parte di un atomo, cioè, in pratica, si tratta di ciò che viene detta rispettivamente Fusione o Fissione nucleare. A meno che non avvenga una perdita di nucleoni del tutto spontanea come negli elementi radioattivi. Il nuovo nucleo è quindi quello di una diversa specie atomica, o un isotopo (se è cambiato solo il numero di neutroni); l’atomo così “trasmutato” ha, quindi, caratteristiche fisico-chimiche diverse da quello di partenza.

Il prof. Kervran pubblicò poi un libro di approfondimento: "Transmutations Biologiques" (Maloine, Paris 1962). Alcuni di questi esperimenti riguardavano la misura della massa di Potassio e di Calcio in semi secchi a confronto con semi germinati; i semi germinati erano stati tenuti lontani da fonti di Potassio o Calcio, sia attraverso l’acqua che attraverso l’aria. Quindi, variazioni del contenuto di tali elementi, nei semi germinati rispetto ai semi secchi, potevano essere imputabili soltanto a trasmutazioni avvenute durante la germinazione.

Per capire meglio, consideriamo l’altro tipo di esperimento descritto nel libro (più "famoso", in quanto meglio adatto alla beffa degli scettici) che aveva per protagoniste delle galline. Tali galline venivano inizialmente nutrite con cibi totalmente privi di Calcio (e anche di Potassio, vedremo fra un attimo perché): cominciavano quindi a deporre uova con guscio morbido (senza Calcio); in seguito, nutrite nuovamente con una dieta ancora priva di Calcio ma ricca di Potassio, cominciavano a produrre uova con gusci normali (con Calcio). Come si spiega? Il fatto è che l’atomo di Potassio (K) ha un nucleo costituito da 19 protoni e 20 neutroni, quindi se si ipotizza una “semplice” fusione con un nucleo di Idrogeno (H), cioè un protone, si ottiene appunto un atomo di Calcio (Ca), cioè con 20 protoni e 20 neutroni. In una stella va bene... ma in una gallina, o in una manciata di semi!!

Inutile dire dello scetticismo feroce con cui fu accolto questo lavoro sperimentale, in quanto non si inquadrava minimamente nel paradigma corrente della fisica nucleare. Però, altri scienziati avrebbero di lì a poco confermato il lavoro di Kervran, tra cui Hisatoki Komaki, capo di un Laboratorio di Microbiologia Applicata in Giappone, e anche il prof. Baranger, capo del laboratorio di Chimica Biologica all’Ecole Polytechnique di Parigi. Anche J.E. Zundel, negli anni ‘60 direttore di un’azienda produttrice di carta, nel suo laboratorio chimico misurò che nell’avena germinata c’era un aumento del contenuto di Calcio fino al 100% malgrado i semi fossero stati tenuti in un ambiente assolutamente privo di tale elemento. Nel 1971 lo stesso Zundel, che nel frattempo aveva acquisito una posizione ufficiale al dipartimento di ingegneria chimica del Politecnico di Zurigo, riconfermò le sue vecchie misure, dopo molti nuovi esperimenti e centinaia di analisi su migliaia di semi e piante; [...]

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Miracolo a Milano


Il 31 Ottobre 1997 ero a Milano per partecipare ad un workshop dell’ABB Ricerca SpA sui materiali magnetici a memoria di forma, e ne approfittai per organizzare un appuntamento col Prof. Emilio Del Giudice per avere maggiori informazioni sui suoi studi. Andai a via Celoria, al Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano, e fui accolto da lui con grande gentilezza; quasi subito volle presentarmi a Giuliano Preparata. Era lì a Milano, grazie a loro, che era avvenuto il “miracolo” di rendere finalmente riproducibile la fusione fredda, grazie all’impostazione teorica di Preparata, la realizzazione di un laboratorio privato (LEDA Srl) e la collaborazione sperimentale di Martin Fleischmann, che aveva accettato di allontanarsi dal suo sdegnato ritiro.

Dice entusiasticamente Preparata, in una sua intervista al programma “Report” del Settembre ‘97:

«Prendo un affare di questo genere [e manipola una piccola cella elettrolitica cilindrica del diametro inferiore a 10 cm e alta circa 30 cm] che potrà presto arrivare a 10 KW (...); per far questo mi servirà 1 g di Palladio che costa circa 15-20 mila lire e un litro di acqua pesante che oggi costa circa 400-450 mila lire al litro. QUESTO OGGETTO POTRA DARMI 10 KW che è la potenza necessaria a far funzionare un appartamento grande, PER UN TEMPO DELL’ORDINE DI 500 ANNI (sic).

La cosa formidabile è che questa è un’energia praticamente inesauribile perchè una parte su 6000 dell’acqua è acqua pesante».

Nello studio di Preparata, che quasi subito mi invitò a dargli del tu, come già aveva fatto Emilio Del Giudice, avemmo un’interessante discussione sui fondamenti della Meccanica Quantistica; Preparata mi confessò che il suo sogno era di poterne insegnare i concetti di base alla scuola elementare, cosa fino ad ora non possibile per la contorta complessità dell’interpretazione fisica che se ne dà (quando se ne dà una...) - Infatti, i grandi sviluppi della QED (Quantum Electro Dynamics) ed in particolare della QED Coerente, da lui sviluppata negli ultimi anni, stanno portando ad una rivoluzione concettuale che fa nuova luce sui fondamenti della Meccanica Quantistica, oltre che sulla fisica dello stato solido: il magnetismo, la superconduttività, i vetri, i liquidi, ecc..

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