Copertina
Autore Roberto Gervaso
Titolo La volpe e l'uva
EdizioneBompiani, Milano, 1989 , Isbn 978-88-452-1473-8
LettoreRenato di Stefano, 1992
Classe aforismi
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Pagina 9

Il matrimonio c'insegna molte cose.

Soprattutto che potevamo farne a meno.

Com'è difficile parlar bene di qualcuno in sua assenza.

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Pagina 9

Alla giornata non si vive: si sopravvive.

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Pagina 10

Ciò che più mi piace in una donna ancora non l'ho capito.

Ci aiutano più i vizi a vivere che le virtù a morire.

Quando non abbiamo più voglia di niente, vuol dire che abbiamo bisogno di tutto.

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Pagina 11

La felicità e fatta di un niente che, nell'attimo in cui lo godiamo, ci sembra tutto.

È difficile capire perchè amiamo chi non ci ama.

Niente ci fa perdere più tempo della fretta.

Nessuno è così stupido da credersi tale.

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Pagina 12

Le coppie fedeli non sanno ciò che perdono.

Il vizio è la virtù che ha perso la pazienza.

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Pagina 13

Le promesse si possono anche fare purchè, poi, si dimentichino.

Temporale: le nubi, spaventate dai tuoni, scoppiano a piangere.

Si può rinunciare a tutto.

Meno che al proprio egoismo.

In amore, un niente basta a illuderci.

E un niente a far svanire l'illusione.

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Pagina 14

La fortuna aiuta gli audaci. Fortuna permettendo.

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Pagina 16

Che cattiva maestra la vita! Non c'insegna neppure a rinunciare a lei.

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Pagina 17

Chi si fida di tutti merita di esser ingannato.

Desideriamo la donna d'altri nell'illusione che gli altri non desiderino la nostra.

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Pagina 18

Non esercitata, la virtù può diventare un peccato. Come il peccato una virtù.

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Pagina 19

Ho poche idee, ma molte fisse.

L'aldilà preferisco non immaginarlo. .int Per non guastarmi la sorpresa.

Nessuno meglio dell'italiano sa prendere posizione dopo aver visto come si sono messe le cose.

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Pagina 20

Datemi una leva, e non saprò che farmene.

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Pagina 21

Quando amiamo, c'illudiamo che nessuno possa amare come noi. Quando soffriamo, che nessuno come noi possa soffrire.

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Pagina 22

Non si è mai troppo giusti.

Si è giusti, e basta.

La tangente è la provvigione altrui.

Se sapessi dove voglio arrivare, sarei già arrivato.

Avendo poca memoria, è sempre d'accordo con l'ultimo con cui parla.

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Pagina 24

Si muore bene solo per caso.

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Pagina 25

La cotta è un capriccio del cuore; l'amore, un progetto.

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Pagina 26

La democrazia bisogna guadagnarsela; la dittatura la si merita.

Siamo soli, ma non sempre disperatamente.

L'amicizia, più che intimità, è rispetto.

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Pagina 27

Più perdiamo tempo, più ci accorciamo la vita.

Le nostre opinioni coincidono quasi sempre con i nostri interessi.

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Pagina 28

Chi fa l'elemosina ha sempre l'aria di vergognarsi più di chi la riceve.

Giurare eterno amore è come giurare sulla propria immortalità.

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Pagina 29

Bastare a se stessi è facile.

Purchè ci si accontenti di poco.

Gli anni più belli della vita li aspetteremo fino alla morte.

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Pagina 30

In amore tutto è possibile.

Purchè si sia corrisposti.

La notte porta consiglio.

A condizione che si dorma.

Chi dice sempre la verità, non ha evidentemente altro da dire.

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Pagina 31

Non siamo noi stessi ne' quando soffriamo troppo ne' quando troppo godiamo.

La morte ci fa rinunciare a quello che la vita non ci avrebbe mai dato.

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Pagina 32

Ho più rughe sul cuore che sulla fronte.

Quando tempo ho perduto nel cercar di recuperare il tempo perduto.

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Pagina 33

Ci si bacia ad occhi chiusi forse anche per non ridere.

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Pagina 34

Per alcuni la giustizia non dovrebbe essere altro che il riconoscimento dei propri privilegi.

Ciò che più mi fa arrabbiare è che mi arrabbio.

La felicità dura poco anche per non distrarre l'uomo dalla sofferenza, senza la quale non progredirebbe.

Il vero ozio dev'essere una scelta.

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Pagina 36

Talvolta, anche la morte può far sognare.

La donna che vuol essere di un solo uomo, vuole in realtà che quest'uomo sia solo suo.

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Pagina 38

Tutto è possibile. Finche' è possibile.

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Pagina 39

Tutti vogliono esser capiti, ma pochi sanno farsi capire.

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Pagina 40

I colpi di testa non si fanno mai con la testa.

Il dolore è il grande carburante dell'anima.

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Pagina 41

Mi sento importante, ma nessuno se ne accorge.

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Pagina 42

"Memento audere semper", ricordati di osare sempre. Non esageriamo.

L'uomo ama la donna; la donna, il matrimonio.

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Pagina 43

La vendetta - si dice - è un piatto da servire freddo. Purchè poi si abbia ancora appetito.

Accettare se stessi è saggezza; accettare gli altri può anche essere menefreghismo.

Chi non si contraddice mai, non vive.

Chi si contraddice troppo, vivacchia.

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Pagina 44

Chi è sempre se stesso, o è un uomo di carattere o è un uomo senza fantasia.

Il giorno del giudizio, chissà quanti morti si daranno malati.

La vita è un'avventura con un inizio deciso da altri, una fine non voluta da noi, e tanti intermezzi scelti a caso dal Caso.

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Pagina 45

L'ideale dell'italiano è il voto segreto.

Che "routine" l'eternità!

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Pagina 46

È più facile che sia furbo un cretino che un intelligente.

L'esperienza è il riconoscimento tardivo dei propri errori.

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Pagina 47

Quanta rassegnazione nella saggezza.

Se l'amore fosse disinteressato, non sarebbe più amore.

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Pagina 49

L'educazione consiste nel far piacere agli altri.

Per questo è così rara.

La morte, in fondo, è una tragedia solo per chi muore.

Il colmo dell'infelicità è esser felici senza saperlo.

Se non dice ciò che pensa è solo perche non pensa.

In politica, per esser presi sul serio, non bisogna necessariamente fare sul serio.

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Pagina 50

Immaginare l'eternità è comunque una gran perdita di tempo.

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