Copertina
Autore William Gibson
Titolo Neuromante
EdizioneNord, Milano, 1986, Cosmo Oro
OriginaleNeuromancer [1984]
TraduttoreGiampaolo Cossato, Sandro Sandrelli
LettoreRenato di Stefano, 1990
Classe fantascienza
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Pagina 3

Il cielo sopra il porto aveva il colore della televisione sintonizzata su un canale morto.

- Non è com'ero abituato. - Case lo senti dire da qualcuno, mentre si faceva largo tra la calca, a gomitate, per infilarsi nella porta dello Chat. - E' come se all'improvviso il mio corpo fosse affamato di droga, affamato da morire. - Era la voce d'uno di quei disperati che pullulavano abitualmente in quei quartieri multiformi e caotici chiamati in gergo «Sprawl». Il Chatsubo era un bar per espatriati professionisti: potevate berci per un'intera settimana senza mai sentire due sole parole in giapponese.

Ratz si stava occupando del bar; il suo braccio meccanico si muoveva con scatti automatici sempre uguali mentre riempiva alla spina un vassoio di bicchieri di Kirin. Vide Case e sorrise. I suoi denti erano un mosaico di acciaio dell'Europa orientale e di carie marrone. Case trovò un posto al banco, fra l'improbabile abbronzatura di una delle puttane di Lonny Zone e la fresca uniforme della marina di un alto africano, i cui zigomi erano una successione bene ordinata di crinali formati da cicatrici tribali. - Wage è stato qui sul presto con due scagnozzi - l'informò Ratz, riempiendo alla spina un bicchiere di Kirin e spingendolo verso di lui attraverso il banco. - Forse qualche affare con te, Case?

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