Copertina
Autore Stephen W. Hawking
Titolo Dal Big Bang ai buchi neri
SottotitoloBreve storia del tempo
EdizioneRizzoli, Milano, 1988 , Isbn 978-88-17-85343-9
OriginaleA Brief History of Time
EdizioneBantam, New York, 1988
LettoreRenato di Stefano, 1991
Classe fisica , scienze naturali
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Indice


Introduzione di Carl Sagan               9

DAL BIG BANG AI BUCHI NERI

 1. La nostra immagine dell'universo    13
 2. Spazio e tempo                      28
 3. L'universo in espansione            51
 4. Il principio di indeterminazione    71
 5. Le particelle elementari
    e le forze della natura             81
 6. I buchi neri                       100
 7. I buchi neri non sono poi
    così neri                          120
 8. L'origine e il destino
    dell'universo                      136
 9. La freccia del tempo               166
10. L'unificazione della fisica        178
11. Conclusione                        193

Albert Einstein                        199
Galileo Galilei                        201
Isaac Newton                           203

Glossario                              205
Indice analitico                       211

 

 

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Pagina 56 [ espansione dell'universo ]

La scoperta che l'universo è in espansione fu una delle grandi rivoluzioni intellettuali del XX secolo. Col senno di poi è facile chiedersi perché nessuno ci avesse mai pensato prima. Newton e altri avrebbero dovuto rendersi conto che un universo statico avrebbe cominciato a contrarsi immediatamente sotto l'influenza della gravità. Supponiamo invece che l'universo sia in espansione: se l'espansione fosse abbastanza lenta, la forza di gravità la farebbe rallentare sempre più fino a causarne a un certo punto l'arresto, dando poi l'avvio a una fase successiva di contrazione. Se invece la velocità di espansione dell'universo fosse superiore a una certa velocità critica, la gravità non sarebbe mai abbastanza forte da metter fine all'espansione e l'universo continuerebbe a espandersi per sempre.

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Pagina 134 [ buchi neri ]

L'esistenza di una radiazione dei buchi neri sembra implicare che il collasso gravitazionale non sia così finale e irreversibile come pensavamo un tempo. Se un astronauta cade in un buco nero, la massa del buco nero aumenterà, ma infine l'equivalente in energia di quella massa extra sarà restituito all'universo sotto forma di radiazione. Così, in un certo senso, l'austonauta sarà "riciclato".

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Pagina 188 [ spazio-tempo ]

Pare quindi chiaro che la vita, almeno quale la conosciamo, possa esistere solo in regioni dello spazio-tempo in cui una dimensione temporale e le tre dimensioni spaziali non siano arrotolate in una piccola palla bensì distese.

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