Copertina
Autore Jacovitti
CoautoreMarcello Marchesi [testi]
Titolo Kamasultra
EdizioneNuovi Equilibri, Viterbo, 2002 , pag. 144, ill., cop.fle., dim. 22,5x28,5x1,3 cm , Isbn 978-88-7226-717-2
LettoreLuca Vita, 2010
Classe illustrazione , erotica , umorismo
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Pagina 9

Introduzione


Nel 1883 Sir Richard Burton pubblicò a Londra la sua traduzione inglese del Kâma Sutra, ovverosia "Raccolta di aforismi sull'amore indiano" o meglio ancora "Trattato di geometria copulativa" o, secondo Enrico De Boccard, "Codice della sessualità".

Testo famoso, tradotto e tradito più volte anche in italiano, il Kâma-Sutra fu il libro più tabù, più verboten, più off limits, più prestato e meno restituito della gioventù europea ante-Mec.

Nel 1977 Benito Jacovitti e Marcello Marchesi consegnarono all'editore le tavole ed il manoscritto del loro Kamasultra* (Moderno Vademecum dell'Amore Indigeno), che si proietta coraggiosamente "ultra" il Kâma Sutra classico di Vatsyâyana Mallanôga, e "ultra" tutti i vari Ovidio Nasone (se tanto mi dà tanto), De Sade, Aretino, Casanova, Restif de la Bretonne, Bediné, De Musset, ecc.

KAMASULTRA va ultra tutto questo.

E perché?

Perché l'amore per noi non ha più segreti.

Questa è la verità. La verità è nuda ma non è puttana.

E la verità è che sappiamo tutto sul sesso. È finita l'epoca del Processo di Sculacciabuchi, di Ifigenia in Culide e del Tempietto di Venere.

È cominciata l'epoca del KAMASULTRA, il manuale degli "Ultras" del Kama, degli "Ultras" dell'amore.

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* KAMASULTRA (Il codice dell'Ultramore) è un capolavoro del folk-erotico-nazionale, ritrovato miracolosamente dal Prof. Jacovitti che ha curato il recupero ed il restauro delle preziose illustrazioni originali, mentre il Marchesi ha tradotto ed adattato alle moderne esigenze culturali ed informative i difficilissimi testi che risalgono al "Non si sa quando a.C.".

Questo non è un libro di quelli che si leggono con una mano sola. Ce ne vogliono due. Una di lui, una di lei. Se, ad un certo momento il libro cade a terra, non si rompe.

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Pagina 12

Mai momento fu più propizio.

La lussuria non è più un lusso, l'adulterio non è più un reato (è uno svago), la verginità è illegale, la morale dentro ai pantaloni ci sta stretta, l'educazione sessuale è entrata nella scuola (tranne che negli asili materni dove è materia superata).

Nessuno più ignora che il sole è maschio e che la luna è femmina. Tutti conoscono il simbolo delle femministe, quello dei maschilisti e quello degli altri.

Oggi il sesso è tutto, dirò di più: tutto è sesso.

Ma niente paura, mamme: il sesso è sporco?

Basta lavarlo!

Purtroppo, a forza di essere al centro di ogni discussione, è andata a finire che il sesso ci ha rotto i due terzi di sé stesso ed erano... due terzi importanti.


E va bene, parleremo di meno del sesso e parleremo di più della sessa (di cui, chissà perché, si tende a sottacere problemi ed aspirazioni).

Della "coppia", invece, si parla anche troppo.

Si può affermare che oggi la coppia sia composta di due persone che tentano di accoppiarsi, e di duecento che ne parlano a bordo di tavole rotonde, su poltrone quadrate e divani ovali

Meno tavole rotonde e più tavole calde!

E, al lavoro... usque ad Kama* et ultra.

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Pagina 24

Versetti e preghiere del mattino del perfetto Kamasultra

Coito ergo sum.

Chi lo fa dopo mangiato a metà gli manca il fiato. (Perché, come dice il poeta Bramapúntala nella sua opera "Ochebelavagína" non si devono mai unire due piaceri non complementari: tavola e letto).

Chi fa da sé fatica il doppio e si diverte la metà.

Chi lo fa pensando al Fisco gli va giù fino al menisco. (Perché nel Kama non si devono mai sommare una componente negativa, "Kamiseria", ed una componente positiva, "Kebèl").

La moglie è la favorita, le altre sono protette.

Tra la moglie ed il marito non mettere l'ermafrodito.

Uno spogliarello ben fatto può ravvivare una conversazione che langue.

Dopo un'orgia non è necessario baciare la mano del padrone di casa, tranne che sia un vescovo.

Anche se sinceramente innamorato, il tutore non deve dilatare la pupilla.

La donna in pantaloni ricordi che l'abito non fa il manico.

I testicoli del toro sono afrodisiaci. Bisogna mangiarli sul posto... se il toro ci sta.

Per gli uomini è questione di prezzo. Per le donne basta un regalo.

Il nudo fa bene alla vista.

I vestiti abbassano il tasso d'intelligenza.

Gli uomini hanno il cuore nel sesso, le donne hanno il sesso nel cuore.

Anche per una donna onesta l'amore è un'attività vantaggiosa.

    Tra un sessino ed una sessona
    la kamata non è buona.
    Tra sessina ed un sessone
    kamasurca, che emozione!

Invito agli incerti

Kamasultratevi! Bisogna che facciate questo piccolo salto mortale per risolvere la quadratura del sesso.

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Pagina 65

Tutto quello che un Kamasultra sa o deve sapere

Il vero K.S. è normale anche se super, nel senso che non è un diverso.

"Diverso" è colui che desidera allargare il cerchio dei suoi amici.

Il K.S. sta nel suo. Poca brigata, bella kamata.

Il K.S. non complica il rapporto, sa che non esistono perversioni sessuali ma solo modi diversi di farlo. Senza complessi.

Non considera l'uomo il mattatore e la donna la "spalla". Sa che l'anatomia umana è decisamente standardizzata, le strutture sessuali fisse, e sa inoltre che le aberrazioni sessuali sono lo snobismo dei sensi e un K.S. non è uno snob, non è un VIP, è un K.S. e basta.

Sa che il piacere sessuale è corto, la posizione ridicola e lo spreco d'energia assurdo. Ma ci passa sopra.

II sesso è serio, così poco fantasioso, venti perversioni e il repertorio è finito.

Meglio kamare bene e in perfette condizioni fisiche.

Se è il caso il K.S. va in palestra, il suo motto è "Mens sauna in corpore fauno".

Il K.S. kama più degli altri ma non ne parla. Sa che se tutti gli uomini fossero così attivi come dicono di essere, le donne non avrebbero nemmeno il tempo di fare il bidet.

Il K.S. a volte tenta variazioni ambientali: fa l'amore sulla lavatrice per sfruttare le vibrazioni, lo fa sul tavolo di cucina ma prima toglie il cassetto, ché non si chiuda all'improwiso a suo danno,

Ma non più di così. Non si comporterà mai come il famoso ex K.S. Arturo M. di anni 42 da Foligno il quale, ogni sabato, nel momento in cui possiede una donna, pensa a tutti i suoi amici già morti che non fanno più quella cosa e, affinché il godimento sia globale, mangia contemporaneamente un cono gelato, fino a che gli viene un bel dolorino in mezzo alla fronte. Poi una: Eja! Eja! Ejàculo!

Quindi si chiude nell'armadio ed esce lunedì.

No, il vero K.S. è semplice e sincero.

È uno che non ha peli sulla lingua e se li ha non sono suoi.

È educato; se gli danno uno schiaffo, non porge l'altra guancia perché non è masochista, ma porge l'altro pugno.

Non è un guardone, ma se lo guardano, facciano pure.

Non si pone domande inutili quali «L'uomo, dopo, pesa di meno? La donna, dopo pesa di più?». Lui sa soltanto che "prima" è erotismo e che "dopo" è pornografià. Ma accetta tutto e sa riderci su.

Sa come liberarsi di una compagna insopportabile senza farla soffrire e soprattutto senza lasciar tracce: curaro nel tampax.

Il K.S. è infallibile nel senso che il suo fallo non fallisce mai.

Odia solo i frigidi e le frigide.

Anche se non è medico, apprezza i medici perché loro almeno non sono indifferenti alle sofferenze che procurano.

Non ha tempo di dedicarsi all'autoerotismo, se ci prova scopre subito di non essere il suo tipo.

Considera l'uomo un semplice supporto del vibratore naturale e la donna uno splendido container del medesimo.

Odia essere solo da quando ha saputo che i granchi, in solitudine, cambiano sesso.

Si presenta al Congresso carnale con tutte le carte in fregola e il kama per lui è concerto. Un concerto d'organi.

Le donne lo odiano? Assolutamente no.

Lo amano? Dissolutamente sì.

Anche perché un K.S. non parla mai delle sue conquiste perché sa che parlare delle proprie campagne è la mania di tutti gli invalidi di guerra.

Il K.S. è nato con la camicia e sa come cavarsela al momento giusto.

È di poche parole perché sa che l'amore, dopo la TV, è il modo migliore per abolire la conversazione.

Sa che la temperatura ideale della donna è «Uno sopra».

Per lui l'orgia è naturale.

Kama indifferentemente ogni donna, dalla ragazza dal grilletto facile alla bella tardona, ma evita la vecchia perché sa che «la vecchia guarda ma non s'accende».

È generoso. Quando vede una donna nuda la copre.

Non è un poeta. Considera l'amore «la Guerra delle due cose» senza vinti né vincitori.

Durante l'orgasmo usa un frasario libero perché sa che se sono scritte sul vocabolario non sono parolacce.

Non spinge mai il pedale a tavoletta ma lascia che le cose vadano avanti per forza di nerchia. È tutto o quasi.

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