Copertina
Autore Alda Merini
Titolo Elettroshock
SottotitoloParole, poesie, racconti, aforismi, foto
EdizioneNuovi Equilibri, Viterbo, 2010, Fiabesca 102 , pag. 96, ill., cop.fle., dim. 12x16,8x0,9 cm , Isbn 978-88-6222-118-4
LettoreFlo Bertelli, 2010
Classe narrativa italiana , poesia italiana , aforismi
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Indice



  5   La borsa di Alda

  7   Parole per Alda

  9   Le parole

 27   I racconti

 53   Le poesie

 69   Aforismi


 

 

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Pagina 29

Baloon



La Baloon era una contadina del vercellese che nei tempi di carestia mi regalava qualche ovetto fresco per il mio fratellino di pochi mesi. Per andare dalla Baloon io passavo su un pontile di legni oramai consunti prossimi a franare nel piccolissimo rio che conduceva alle alacri risaie.

Quell'anno avevo fatto la monda quaranta giorni in fila con le altre mondine con le gonne rialzate fino alla vita cantando a squarciagola per portare a casa un tozzo di pane nero.

La sera una lavata di mani e otto ore di clavicembalo ben temperato per poter passare alla polifonia.

Sferzate di sole e di acqua, di musiche e pianti, di visioni celestiali e una grande voglia di vendere l'anima al diavolo per un giorno di felicità.

Era l'epoca, Maria santissima, in cui tornando da quelle seratacce violente qualche albero lentamente frusciava e io, inaspettatamente, ti vedevo stampato nel cielo.

Già allora, piccola e non creduta Bernadette, sporca di fango e di farina e di tanta, tanta follia religiosa.

Con quei pochi soldi andavo da una contadina che avevano soprannominato la Baloon e che mi voleva assai bene ma io non sapevo che Baloon fosse il suo soprannome, in realtà si chiamava Rita, e il giorno in cui entrai nel suo cortile gridando a squarciagola: "signora Baloon, signora Baloon", lei si girò infuriata e mi calò in testa un intero paniere di uova.

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Pagina 40

Bando



Se l'Italia fosse meno generosa coi suoi figli degeneri, se smettesse di coccolarsi nell'auspicio della propria generosità e se non ne facesse una costante bandiera che con il tempo diventerà irrisoria, noi oggi non saremmo vittime della delinquenza che si attarda con calcolo maniacale sui giovani, sulle vedove, sulla gente sola, sui pensionati confiscandone i sacrosanti diritti alla vita. Ricordiamo le prodigiose corna del cervo molto belle a vedersi ma che non scamparono la bestia dall'eccidio.

Col tempo le corna degli italiani diventeranno degli autentici bersagli sopra cui la mafia appenderà i suoi miserevoli panni.

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Pagina 43

Il dolore



Non è detto che l'uomo che soffre sia un vegetariano, uno che rinneghi i piaceri della carne. Soffrire vuol dire essere a conoscenza della propria natura e di quanto molto possa la materia sullo spirito a livello di sfiguramento. La materia è la vera devianza dell'uomo, la fame, la sete, il sonno, l'appetito sessuale: cose di per sé dinamiche che creano intorno allo spirito quei fuochi d'artificio che fanno dire all'uomo egli è bello in quanto uomo, cioè egli è bello in quanto ha molti accidenti spirituali. Ma la bellezza univoca del corpo è lo spirito che se si allenta ogni correlato va in necrosi anche se si mantiene straordinariamente in vita.

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Pagina 50

Il dottor Korda



Il dottor Korda, magnifico ebreo, dotato di un'ignoranza endecasillabica non comune è stato il mio precursore, anzi il levitico della mia Bibbia.

Era alto, arcigno, diffidente e la sua massima ambizione era leggersi "Il Sole 24ore"; funestò tutta la mia adolescenza però il dottor Korda che mi mandava a fare i bilanci, le mazzette, le paghe degli operai; fu il primo che, levando inaspettatamente dalla macchina da scrivere un foglio clandestino, disse:

"Per Dio, ma questa è vera poesia!".

E mi licenziò di colpo.

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Pagina 61

Risultato impreciso



    Per capire il segreto
    di un cuore maledetto
    certo
    non occorre un bel canto
    né un canto funerario
    né un canto di alleluia;
    la menzogna è sospetta,
    amica prediletta,
    tu ti trovi in un canto
    ai piedi del tuo letto.

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