Copertina
Autore Seyyid Muràd
Titolo La vita e la storia di Ariadeno Barbarossa
EdizioneSellerio, Palermo, 1993, Il mare 1
OriginaleKhair ad-Dìn detto Barbarossa [1590] [?]
PrefazioneGiuseppe Bonaffini
TraduttoreLuis Alçamora, E. Pelaez
LettoreRenato di Stefano, 1993
Classe biografie , classici turchi
PrimaPagina


al sito dell'editore






 

| << |  <  |  >  | >> |

Indice


Introduzione
di Giuseppe Bonaffini             9

Note                             51

La vita e la storia di Ariadeno
Barbarossa voltata in italiano
dalla inedita versione spagnuola
di un originale turco, conservato
nella Biblioteca del Comune di
Palermo

Preambolo di Emanuele Pelaez     61

Lettera di Giovan Luigi
Alcamora a Filippo II            73

Capitolo primo
Origini e vicende della
famiglia fino alla morte
di Arug' (Oruccio - 1518)        77

Capitolo secondo
Khair ad-Dn Barbarossa,
ammiraglio della flotta
ottomana                        114

Capitolo terzo
Imprese del Barbarossa
contro le popolazioni
del Mediterraneo                170

Capitolo quarto
Barbarossa: dalla sconfitta
di Tunisi (1535) alla vittoria
di Algeri (1541)                204

Note                            239

 

 

| << |  <  |  >  | >> |

Pagina 77

Capitolo primo
Origini e vicende della famiglia
fino alla morte di Arug' (Oruccio - 1518)


Allorché il Sultano Mehemet faceva prigionieri taluni Cristiani in Metellino, lasciava a custodirli un buon presidio di soldati. Costoro trovandosi colà giovani e senza donne (poiché non v'erano More da sposare, ed in quell'isola erano tutti Cristiani) lo supplicarono di provvedere in maniera che ivi potessero vivere in servigio di lui.

Il Gran Signore, vista quella giusta petizione, ordinava loro togliere in ispose le figlie dei Cristiani, ed ove non si volessero dare, prendere a forza, ed ammogliarsi con quelle, poiché in tal maniera sarebbe corsa fra loro buona relazione e reciprocanza, ed il paese sarebbesi custodito. I soldati furon paghi di un tal provvedimento. Era fra quelli un signore per nome Giacobbe, nativo di Vardar de Yenhige, ch'è un piccolo villaggio alla riva del fiume Yenhige, a poche miglia da Salonichi. Costui invaghitosi di una donzella cristiana, sposavala, e ne avea quattro figli. Il primogenito ebbe nome d'Isaac, il secondo di Oruccio, il terzo si chiamò Ariadeno ed il quarto Ilias.

Crescendo essi, e restando in Metellino Isaac come castelliano, Oruccio ed Ariadeno armavano un vascello per uno, coi quali andavan per mare trattando negozi di mercatura, ciascuno per proprio conto, talché ne ritraeano maggior guadagno. Ariadeno facea i suoi viaggi a Salonichi, Seres e Negroponte, e gli riuscivan prosperi.

| << |  <  |