Copertina
Autore Gian Lupo Osti
Titolo Il libro delle peonie mediterranee
EdizioneAllemandi, Torino, 2004, Archivi di studi botanici e sul giardino , pag. 70, cop.ril.sov., dim. 215x310x14 mm , Isbn 978-88-422-1249-2
LettoreFlo Bertelli, 2005
Classe natura , botanica , illustrazione , fotografia
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Indice


  7 Introduzione

 21 Paeonia: «La regina e la più antica tra tutte le erbe»

 45 Il genere Paeonia

 69 Nota bibliografica


 

 

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Introduzione


Secondo i più autorevoli botanici che hanno approfondito lo studio del genere Paeonia, i suoi foci, ossia le aree del nostro pianeta in cui le peonie, erbacee o suffruticose, si sono concentrate nello svolgersi dei secoli e dell'evoluzione della flora, sono due, e precisamente la Cina centro occidentale, il Mediterraneo e il mar Nero. Le specie e le sottospecie di questo genere esistenti in natura sono circa quaranta (i criteri secondo i quali un taxon deve essere considerato una specie, oppure una sottospecie o una varietà, non sono in effetti univoci e quindi le classificazioni tassonomiche sono spesso oggetto di discussione e revisione da parte dei botanici accademici). Tra queste circa sedici sono endemiche in Cina (ossia tutte le peonie arboree o, per essere più precisi, suffruticose, nonché sei/otto erbacee) e altrettante, tutte erbacee, intorno al Mediterraneo e al mar Nero. Questo volume include, fra le peonie mediterranee, anche tre specie (P. mlokosevitchii, P. tenuifolia e P. wittmanniana) che per lo più vengono considerate caucasiche. Pur crescendo spontanee anche in Bulgaria e Anatolia. In definitiva i quattro quinti delle specie del genere Paeonia sono concentrati equanimemente in queste due aree, e solo un quinto è spontaneo nel resto del globo (sempre nell'emisfero settentrionale).

Trent'anni fa le peonie arboree erano diffusamente conosciute solo da appassionati giardinieri e botanici dell'Estremo Oriente ed era difficile reperire volumi specifici se non nelle librerie antiquarie. Oggi invece (grazie all'apertura dei confini cinesi, al successo della loro coltivazione in Nord America e alla moltiplicazione di collezionisti e appassionati) le peonie arboree e le varietà di peonie erbacee più diffuse (in grande maggioranza ibridi di peonie cinesi) possono essere reperite presso i vivai specializzati. Ciò non accade per le peonie mediterranee, ancora quasi del tutto sconosciute.

È evidente che parlando di peonie mediterranee ci si riferisce alle peonie che crescono spontanee lungo le coste fra Gibilterra e i Dardanelli (compresa l'Anatolia e naturalmente i paesi rivieraschi della sponda sud) e non a quelle che si vedono nei giardini con clima mediterraneo, ossia con estati calde e secche e inverni temperati e piovosi: dove cresce l'olivo. In realtà è a quest'ultimo criterio che si fa abitualmente riferimento quando nelle riviste e nei libri si parla di piante mediterranee. Il che spiega perché capita molto raramente di trovarvi incluse le peonie di cui trattiamo in questo libro, nonostante la loro concentrazione nell'area omonima.

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Il genere Paeonia


SEZIONE PAEON

SOTTOSEZIONE FOLIOLATAE

    1.  Paeonia broteroi
    2.  Paeonia cambessedesii
    3.  Paeonia clusii
    4.  Paeonia coriacea
    5.  Paeonia kesrouanensis
    6.  Paeonia mascula ssp. arietina
    7.  Paeonia mascula ssp. bodurii
    8.  Paeonia mascula ssp. hellenica
    9.  Paeonia mascula ssp. icarica
    10. Paeonia mascula ssp. mascula
    11. Paeonia mascula ssp. russi
    12. Paeonia mascula ssp. triternata
    13. Paeonia mlokosevitschii
    14. Paeonia rhodia
    15. Paeonia turcica
    16. Paeonia wittmanniana

SOTTOSEZIONE PAEONIA

    17. Paeonia officinalis ssp. banatica
    18. Paeonia officinalis ssp. huthii
    19. Paeonia officinalis ssp. microcarpa
    20. Paeonia officinalis ssp. offi'cinah,
    21. Paeonia parnassica
    22. Paeonia peregrina
    23. Paeonia tenuifolia

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LE DIVERSE SPECIE DI PEONIE MEDITERRANEE E LA LORO TASSONOMIA


La descrizione che segue, delle peonie mediterranee suddivise per specie, è stata fatta avvalendosi della preziosa collaborazione di Eric Schmitt, appassionato conoscitore di peonie e, in genere, della flora alpina. Schmitt ha raccolto tutti i testi della letteratura botanica relativa a ogni taxon di peonia mediterranea esistente e sui mutamenti nella loro classificazione verificatisi nel corso degli anni. Il mio intervento si è invece limitato alle osservazioni raccolte in base all'esperienza maturata in oltre trent'anni di coltivazione. E poiché capita spesso di trovare opinioni anche molto diverse fra i botanici, ritengo che anche questa parte relativa all'esperienza diretta sia importante. Tanto più che nella loro coltivazione si sono prodotte molte varietà con nomi talvolta diversi per piante in realtà uguali. Non è da molto tempo che è stato creato un Registro delle peonie e il suo continuo aggiornamento non è per altro esente da critiche: molte sottospecie sono infatti più che altro delle variazioni geografiche che, ai fini del loro impiego nel giardino, non presentano differenziazioni apprezzabili. Salvo beninteso il fatto che, se provengono da località con clima e terreno simili al giardino di destinazione, vi si ambienteranno più facilmente. Il che vale in generale per tutte le piante, a qualunque genere o specie appartengano.

Il genere Paeonia, così come viene descritto nella monografia di F. C. Stern A Study of Genus Paeonia (1946), viene suddiviso in tre sezioni: Moutan, nella quale vengono raggruppate tutte le peonie arbustive, spontanee in natura solo nella Cina continentale; Onaepia, che comprende le due specie erbacee native nella California e nell'Oregon; Paeon, di cui fanno parte tutte le altre peonie erbacee esistenti, e precisamente (dato che non esistono peonie originarie dell'emisfero meridionale) in Europa, in Asia e in Africa settentrionale. A parte questa monografia di Stern, per altro ormai datata, la classificazione tassonomica che segue si basa essenzialmente sulla Med-Checklist di Optima (Greuter, 1989) e sulla Flora Europaea (vol. 2, 1993). Tra le specie elencate nella Checklist non vengono considerate la P. wittmanniana, presente solo nel nord della Turchia e caratteristica della flora caucasica, e la P. tenuifolia, presente nel nord della Serbia, in Bulgaria e in Romania, perché considerata più propriamente dell'area russa e ucraina.

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