Autore Paola Pacetti
CoautoreValentina Zucchi, Massimo Marcolin, Monica Consoli
Titolo La sala delle carte geografiche in Palazzo Vecchio
Sottotitolocapriccio et invenzione nata dal Duca Cosimo
EdizionePolistampa, Firenze, 2017 [2007] , pag. 36, ill., cop.fle., dim. 21x21x0,4 cm , Isbn 978-88-596-1803-4
CuratorePaola Pacetti
LettoreGiovanna Bacci, 2018
Classe citta': Firenze , musei , geografia









 

| << |  <  |  >  | >> |

Pagina 5

| << |  <  |  >  | >> |

Pagina 10

Nella Sala delle Carte geografiche, "questo capriccio et invenzione nato dal duca Cosimo per mettere insieme una volta queste cose del cielo e della terra giustissime e senza errori..." e che del potere del Duca costituiva la più compiuta celebrazione, poiché tutto l'apparato della Sala era finalizzato a simboleggiare quel dominio del cosmo sul mondo che — anche attraverso il nome Cosimo/Cosmo — rendeva esplicito come la perfezione con cui Dio ha ordinato l'intero universo sia privilegio riservato a chi direttamente da Dio riceve il diritto a governare, oggi il visitatore dei Quartieri Monumentali trova:

• cinquantatre tavole, delle quali trenta realizzate da Egnazio Danti e ventitre dall'olivetano Stefano Buonsignori;

• il grande globo terrestre, del diametro di due metri e dieci, realizzato da Frate Egnazio, al centro dello spazio.

Ma la configurazione originaria della Sala fiorentina prevedeva ben altro: la raffigurazione delle costellazioni celesti nel soffitto; la realizzazione delle immagini della flora e della fauna dei territori nel basamento degli armadi; la collocazione dei busti degli imperatori, dei principi che avevano governato le diverse terre e dei ritratti di trecento uomini illustri degli ultimi cinque secoli, sopra gli armadi stessi. Inoltre, sulla parete della Sala, di fronte alla porta di ingresso, era stato collocato l'orologio dei pianeti, mentre gli ospiti del Duca, avvicinandosi alla Sala, avrebbero visto scendere dai riquadri al centro del soffitto due grandi globi: uno terrestre che si sarebbe poggiato a terra e uno celeste che sarebbe rimasto sospeso, a simboleggiare, appunto, il dominio del cosmo sul mondo.

| << |  <  |  >  | >> |

Pagina 23

| << |  <  |