Copertina
Autore Estanis Peinado
Titolo Il grande manuale del massaggio
SottotitoloGuida illustrata pratica e completa a tutte le tecniche del massaggio
EdizioneRed, Milano, 2006 [1992], Grandi manuali 11 , pag. 424, ill., cop.fle., dim. 190x235x32 mm , Isbn 978-88-7447-402-8
OriginaleEl arte del masaje
EdizioneRBA, Barcellona, 1989
CuratoreEstanis Peinado
TraduttoreLucia Bartolotti
LettoreGiorgia Pezzali, 2006
Classe salute , medicina , sport
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Indice


    Prepararsi al massaggio

    Nella prima parte di questo manuale, 'Prepararsi
al massaggio', troviamo le informazioni generali
indispensabili per accostarsi al massaggio: dagli
oli più adatti all'ambiente alle fondamentali
nozioni sulla muscolatura e la postura.

 13 Per iniziare

 13 La stanza dei massaggi;
 15 L'importanza del strazio;
 15 La nudità;
 15 Gli oli

 19 L'anatomia

 21 Lo scheletro;
 22 I muscoli;
 27 La circolazione;
 27 Il sistema linfatico;
 30 Il sistema nervoso;
 30 La pelle

 32 La postura

 32 Evoluzione antropologica;
 32 Le influenze esterne;
 34 Metodi per correggere la postura

    IL MASSAGGIO TOTALE

    Nella parte del libro, 'Il massaggio totale',
viene presentata la descrizione dettagliata dei
principali movimenti di questo tipo di massaggio,
che trae origine dal massaggio californiano.
    Nei capitoli 'La tecnica: la parte anteriore
del corpo' e 'La tecnica: la parte posteriore del
corpo' viene illustrata, passo per passo, una
sequenza completa di massaggio totale. Questi
capitoli, che ci permettono di praticare subito
il massaggio, sono immediatamente riconoscibili,
anche a libro chiuso, grazie alle tacche di
colore rosso sul bordo delle pagine.

 39 Che cos'è il massaggio totale

 39 Un po' di storia;
 40 Le caratteristiche;
 41 L'importanza della fiducia;
 42 La meditazione;
 43 Il primo contatto;
 46 Consigli generali;
 48 Essere insegnanti ...ma anche allievi;
 49 I movimenti per tutto il corpo;
 51 I movimenti per le zone specifiche;
 54 La pressione su punti specifici;
 55 Gli effetti meccanici;
 55 Gli effetti biochimici;
 56 Gli effetti sul sistema nervoso;
 56 Gli effetti bioelettrici e magnetici;
 57 Gli effetti terapeutici;
 57 Gli effetti psicologici

 62 La tecnica: la parte anteriore del corpo

 63 Il petto;
 70 Il collo;
 76 La testa;
 84 Le braccia;
 92 Il ventre;
 97 Le gambe;
104 I piedi

108 La tecnica: la parte posteriore del corpo

109 La pianta dei piedi;
112 Il lato posteriore delle gambe;
119 La schiena;
131 La colonna vertebrale;
133 I movimenti finali

    IL MASSAGGIO TERAPEUTICO

    'Il massaggio terapeutico' si compone di
notizie generali sulle manovre e i movimenti
specifici per curare i più comuni disturbi e di
una parte più pratica (nel capitolo 'La tecnica:
i movimenti', segnalato con particolare evidenza
dalle tacche di colore verde) che ci permette di
visualizzare immediatamente le tecniche più
efficaci per ogni tipo di problema. Di ogni
movimento vengono qui illustrate le principali
indicazioni e le eventuali controindicazioni.

141 Che cos'è il massaggio terapeutico

151 Un po' di storia;
144 La formazione del massaggiatore;
145 Le caratteristiche;
147 Gli effetti;
119 A chi serve;
150 Il massaggio terapeutico per alcuni disturbi;
157 Il massaggio in gravidanza;
158 Il massaggio fisioterapico per l'anziano

162 La tecnica: i movimenti

163 I passaggi sedativi;
166 Le frizioni;
169 Lo svuotamento venoso;
171 Gli impastamenti;
182 I pizzicotti;
186 Gli scorrimenti;
187 Gli scrollamenti;
189 I movimenti a pugno, a scure, a coppetta;
195 Gli sfioramenti;
197 Le pressioni;
200 Le mobilizzazioni;
204 Le vibrazioni;
206 I colpetti;
208 I1 massaggio vertebrale;
210 I trattamenti

    LO SHIATSU

    La sezione 'Lo shiatsu' si apre con la storia
e i principi fondamentali su cui si fonda questo
massaggio, che nasce dalla tradizione giapponese,
è basato sulla teoria dei meridiani energetici e
utilizza principalmente la pressione. Troviamo
quindi nel capitolo 'La tecnica: la sequenza
fondamentale' (messo in evidenza dalle tacche di
colore azzurro che lo rendono riconoscibile anche
a libro chiuso) una seduta completa di shiatsu.

215 Che cos'è lo shiatsu

215 Un po' di storia;
217 L'energia (il ki);
218 Yin e Yang;
219 I meridiani;
221 Gli tsubo;
221 Kyo e jitsu;
222 Hara;
225 I cinque elementi;
226 La concenzione orientale di salute;
228 Gli strumenti e la posizione

234 La tecnica: la sequenza fondamentale

235 La schiena;
242 I fianchi;
246 La parte posteriore delle gambe e dei piedi;
255 La parte posteriore delle spalle;
260 La parte anteriore delle spalle e del collo;
269 La testa e il viso;
276 Le braccia e le mani
281 Lo hara;
288 La parte anteriore e interna delle gambe

    Dalla chiropratica al rolfing

    'Dalla Chiropratica al Rolfing' è la parte di
manuale che illustra numerosi tipi di massaggio e
di tecniche del corpo utili per ristabilire salute
e benessere. Alcune sono pratiche moderne, nate in
Occidente, altre prendono spunto da antichissime
pratiche orientali. Questa sezione del libro è
divisa in brevi capitoli, ordinati alfabeticamente
in cui possiamo trovare sia una parte descrittiva,
più teorica, sia una parte pratica che, con l'aiuto
di schemi, disegni e fotografie, ci guida alla
diretta conoscenza della tecnica illustrata.

299 Chiropratica
305 Cinesiologia applicata
313 Do-in (automassaggio)
322 Idromassaggio
327 Linfodrenaggio
335 Massaggio ayurvedico
340 Massaggio cinese
349 Massaggio connettivale
356 Massaggio estetico
365 Massaggio per i bambini
374 Massaggio sportivo
388 Massaggio zonale
398 Metodo Alexander
400 Osteopatia
409 Polarity (la terapia di polarità)
413 Rolfing


 

 

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Pagina 6

COMUNICARE CON IL MASSAGGIO

di Umberto Mosca


Il massaggio è sicuramente la più antica e intuitiva modalità attraverso la quale un essere umano ha imparato a lenire la sofferenza di un suo simile. È un atto di intimità e solidarietà, che riporta ogni individuo alla calda, rassicurante relazione corporea con la madre, quella in cui il linguaggio del corpo può comunicare l'ineffabile, ciò che non può essere detto.

Ogni cultura umana ha delimitato uno spazio di intimità personale attorno a ogni individuo. spazio personale che può essere oltrepassato solo da persone care o estremamente fidate, in momenti di particolare bisogno. È dimostrato che tale spazio aumenta quanto più aumenta lo sviluppo della complessità sociale del gruppo umano a cui appartengono gli individui. Pensate solo al senso di disagio che vi dà un medio-orientale quando per parlarvi avvicina il suo viso al vostro molto di più di quanto non sia abituale nella nostra società, o ai sorrisetti ironici che suscita nello smaliziato turista metropolitano il vedere gli uomini di un villaggio greco o siriano che alla sera conversano passeggiando e tenendosi per mano...

Questa distanza non esiste tra mamma e bambino quando il piccolo dipende interamente dalla madre per il suo nutrimento e la sua sopravvivenza fisica e quindi emotiva. Il processo di evoluzione dell'identità personale, secondo René Spitz, consiste inizialmente proprio nel creare questa separazione, iniziando a distinguere Sé come distante e pertanto diverso dal corpo della Madre. A questo stadio del'evoluzione, il contatto con il corpo della madre, precedentemente strumento di percezione del mondo, diventa mezzo di conferma e rassicurazione e soprattutto dell'accettazione della propria esistenza da parte del mondo esterno, in particolare della sua parte più importante, la fonte del Nutrimento/Amore.

Così, nel corpo e nelle emozioni che in esso vivono, rimane profondo il bisogno di rassicurazione dell'identità personale e di prototezione materna. E nella regressione allo stato di dipendenza e di bisogno infantile, che si verifica durante una malattia, questo bisogno emerge ancora più potente.


Ma in una società in cui il contatto fisico tra adulti avviene solo in situazioni codificate e protette dall'esistenza di un legame di sangue o di erotismo, perfino la medicina non riesce quasi più a dare nemmeno la risposta rassicurante del medico che tocca il corpo del paziente ricercando in esso le tracce e i segni della malattia: questi vengono invece sempre più identificati da macchine e apparecchiature che danno l'esplicito messaggio che ci si occupa della malattia e mai del malato, che egli esiste in quanto 'malattia' e non in quanto corpo.

Il bisogno emotivo di contatto ha solide basi nello sviluppo embriologico del feto, che presenta sorprendenti analogie con lo sviluppo emozionale. La cute e le strutture del sistema nervoso derivano dallo stesso foglietto embrionario, l'ectoderma. Da questo, verso la terza settimana di gravidanza, si forma il canale neurale, abbozzo embrionario del sistema nervoso, dal quale, in stadi successivi, si espanderanno una serie di abbozzi nervosi, che, con struttura ripetitiva modulare, andranno a colonizzare, innervandoli, gli analoghi segmenti modulari di derivazione mesodermica che costituiranno le vertebre, i muscoli, i vasi e i tessuti connettivali. Il risultato finale di questo processo sarà un'organizzazione modulare composta di segmenti nervosi ognuno dei quali innerverà un analogo segmento muscolare, vascolare, connettivale, viscerale. Il circuito sarà chiuso, all'esterno, dal segmento epidermico corrispondente, formando la base dell'organizzazione detta 'metamerica' , cioè formata da moduli ripetitivi (metameri).

Questo collegamento anatomico spiega come ogni segmento cutaneo ben delimitato (dermatomero) e i tessuti a esso sottostanti possano, tramite il sistema nervoso, trasmettere impulsi e segnali a tutti i differenti tessuti innervati dal metamero nervoso (neuromero) corrispondente. Esso spiega anche come, toccando la cute di un altro essere umano, noi in realtà tocchiamo il suo sistema nervoso e, attraverso questo, il suo corpo e i suoi visceri.

L'arte e la scienza del massaggio costituiscono quindi una delle più raffinate e potenti forme di comunicazione tra esseri umani. Ciò spiega la presenza costante di qualche tipo di massaggio in ogni cultura terapeutica elaborata dall'uomo nella sua storia, dalle società primitive dell'Africa o dell'Amazzonia alle sofisticate culture dell'antica Grecia o del lontano Oriente per arrivare fino ai giorni nostri.

Nella desolazione alienata delle nostre società metropolitane occidentali, il massaggio rappresenta sempre più un potente strumento per rimetterci in contatto con la dimensione più intima e delicata della nostra identità umana. Come ogni sofisticata forma di comunicazione richiede sensibilità e delicatezza nel chiedere e offrire la distanza, il rispetto dei tempi e dei modi del linguaggio del corpo, la discrezione e l'attenzione, l'integrità in chi lo offre e la fiducia in chi lo chiede.

Nel momento magico in cui i corpi parlano il loro dialogo di riconoscimento e rispetto, solidarietà, sostegno e abbandono, le energie più profonde e sottili dei due partner si uniscono e danzano insieme verso spazi gioiosi e sereni in cui splende, caldo e luminoso, il mistero della vita: il tempo si ferma e l'essere umano ritrova la sua dimensione di crescita verso un significato più alto dell'esistenza.

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Pagina 19

L'anatomia


Per fare un buon massaggio è necessario possedere qualche conoscenza sul funzionamento del corpo umano, oltre che un atteggiamento mentale positivo. Quando il massaggiatore unisce in entrambe le cose, la persona che riceve il massaggio lo percepisce, in maniera tale che l'esperienza si trasformerà in uno scambio di energie molto positivo e, nel caso specifico, in un trattamento gradevele ed efficace.

A tal fine sono necessarie alcune nozioni di anatomia che, pur sembrando complicate, si rivelano di facile apprendimento. Si tratta solo di avere una capacità d'osservazione minima e di passare poco più di un'ora a guardare disegni, schemi, fotografie o poster dei muscoli del corpo umano.

Imparare i nomi dei muscoli aiuta a comunicare con l'altra persona, ma solo se anche quest'ultima li conosce. Per questo motivo ci siamo limitati a indicare il nome di quelli più importanti.

È invece indispensabile avere un'immagine mentale delle strutture che si nascondono sotto la pelle ed essere capaci di identificare come scorrono, per esempio, le fibre muscolari. Ma questo è fondamentalmente tutto ciò che bisogna sapere.

Il massaggio è un buon modo per prendere coscienza del proprio corpo e delle tensioni che quotidianamente vi si accumulano. Avendo una comprensione delle strutture del corpo, è più facile capire la natura del dolore e stabilire una relazione tra certi disturbi e il sistema muscolare. In questo capitolo offriremo una visione generale dell'anatomia e della fisiologia del corpo umano, per permettervi di familiarizzare un poco con esse prima di passare allo studio vero e proprio del massaggio.

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Pagina 39

Che cos'è il massaggio totale


Un po' di storia

Il massaggio totale ha le sue radici nel cosiddetto 'massaggio californiano' (chiamato anche 'massaggio Esalen', 'massaggio rilassante', 'massaggio intuitivo', 'massaggio sensitivo'), introdotto da Bernard Gunther e Molly Day nell'Istituto Esalen (California) negli anni Sessanta.

Generalizzando, si può dire che questo massaggio riunisca in sé elementi occidentali, come il lavoro fatto sul sistema muscolare e circolatorio, e i concetti orientali dei centri di energia e dello scambio energetico fra chi effettua e chi riceve il massaggio. È una tecnica che non ha l'obiettivo di dare risultati medici o fisioterapici; il suo scopo primario è quello di fornire benessere e distensione, ragion per cui i requisiti fondamentali per praticarlo sono la capacità di entrare in contatto con l'altro attraverso il corpo, di comunicargli sicurezza e sensazione di accoglimento.

Per fare un massaggio dovete essere concentrati, a contatto con voi stessi oltre che con l'altra persona, dovete lasciare fluire la vostra energia positiva e fornire benessere, sicurezza, attenzione e comprensione all'altro, soddisfacendo così una buona parte delle necessità fondamentali che, in quanto esseri umani, abbiamo.

Lo scambio del massaggio diventa allora non solo un mezzo di rilassamento, ma anche di meditazione con l'altra persona in un sottile rituale di comunicazione.

Massaggiando e facendovi massaggiare ritroverete il piacere di 'abitare' il vostro corpo, di abbandonarvi, di dare e ricevere sensazioni che arricchiranno i vostri rapporti con il prossimo. Più avanti continuando in questa esperienza, vedrete aprirsi la possibilità di un contatto con la parte più profonda del vostro essere, come durante la creazione artistica, la meditazione e l'atto amoroso. Sarà una porta che, tramite il corpo, si schiuderà sull'invisibile. In quel momento questo libro avrà raggiunto il suo obiettivo, e noi avremo condiviso con voi la ricerca di un atteggiamento più essenziale e più vero nei confronti della vita.


Le caratteristiche

È un massaggio che richiede innanzi tutto sensibilità e ritmi lenti, per facilitare un rilassamento più profondo.

Chi effettua il massaggio totale concepisce il corpo umano come una complessa unità fisica, mentale, emotiva e sociale, e considera la creatività e l'intuizione come strumenti da utilizzare unitamente alle imprescindibili conoscenze tecniche e teoriche.

Per questo il massaggio rilassante può essere utilizzato come metodo a sé o come valido complemento di altre tecniche abituali di massaggio, che in tal modo vengono straordinariamente arricchite.

Il ritmo del respiro

Chi pratica il massaggio totale effettua la maggior parte delle pressioni e delle manipolazioni adeguandole al ritmo della respirazione di chi lo riceve; infatti la respirazione di norma si regola spontaneamente, con il regolarsi del flusso energetico a opera del massaggio.

Il grado di pressione effettuata sui vari strati muscolari è in funzione delle caratteristiche del paziente, della zona trattata e del tipo di tensione individuato.

Il massaggio rilassante si addentra negli strati più profondi sia del corpo sia della mente, producendo una vera e propria riconposizione dell'unità psicofisica di entrambi: chi fa e chi riceve il massaggio. Si tratta di una caratteristica particolarissima del massaggio totale, dato che un atteggiamento di disponibilità al momento di applicarlo, insieme alla concentrazione in se stessi forniscono un benessere speciale e un riequilibrio energetico anche in chi lo pratica.

Un'altra peculiarità del massaggio totale è che il contatto fisico non viene mai interrotto durante l'intera seduta, per evitare che venga ostacolato il sottile rapporto che si stabilisce fin dai primi momenti dell'applicazione del massaggio. Per aiutare il costituirsi di una percezione del corpo come tutto unico, vengono praticati dei movimenti con le mani che stabiliscono continuamente legami fra le varie parti trattate.

La respirazione di chi pratica il massaggio è importante, perché se riesce a sintonizzare il ritmo del proprio respiro con i movimenti e, in alcuni momenti cruciali, con quello del ricevente, il flusso energetico si potenzia al massimo, allontanando la stanchezza e procurando un riequilibrio energetico in entrambi.

Succede spesso di sentire testimonianze di esperienze di 'ricomposizione' dopo un massaggio rilassante: parti che prima si sentivano 'slegate' sembrano, come in un puzzle, ricomporsi, prendere forma.


Obiettivi e risultati

La cura e l'attenzione prestati all'armonia e alla fluidità durante il massaggio, il fatto di non rompere il contatto durante una seduta, il silenzio, il ritmo, la circolazione energetica, facilitano in chi riceve il massaggio la scoperta o l'aumento della coscienza del proprio 'schema corporeo', insieme a un aumento di sensibilità e di capacità percettiva sia del mondo esterno sia di se stessi.

Si può dunque concludere che il massaggio rilassante tende a stimolare:

• il riequilibrio energetico;

• il benessere;

• una profonda e sottile distensione fisica e mentale;

• l'autocoscienza della propria unità corporea;

• l'aumento della sensibilità e della capacità di percezione;

• la sicurezza e l'autoriconoscimento, raggiunti grazie all'atteggiamento con cui il massaggiatore si è accostato all'altro;

• la riconciliazione con se stessi e con il mondo esterni

A questi fenomeni, che portano il paziente nella direzione di una profonda integrazione psicofisica, vanno aggiunti tutti gli altri numerosi effetti del massaggio come la diminuzione dello staito di intossicazione muscolare, il miglioramento della circolazione sanguigna, linfatica, eccetera.

Il massaggio totale costituisce dunque un ottimo complemento di tutte quelle pratiche che si propongono come obiettivo il benessere della persona, per esempio le psicoterapie, le terapie naturiste, le terapie corporee, lo yoga e lo sport. Ciò nonostante è controindicato (in tutto il corpo, o sulle zone colpite) in caso di stati febbrili infettivi o infiammatori, di eruzioni cutanee, di tumori, di calcoli, di varici...

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Pagina 141

CHE COS'È IL MASSAGGIO TERAPEUTICO


Un po' di storia

Il massaggio è forse una delle arti curative più antiche. Si suppone che le sue origini possano risalire a 3000 anni prima di Cristo c in tutte le grandi civiltà appaiono indizi che ne indicano l'importanza.

In Cina, per esempio, i riferimenti più antichi si trovano nel trattato medico Nei Ching , dove si collega strettamente il massaggio alle teorie sull'energia professate anche dall'agopuntura.

Nei libri indù sulla medicina ayurvedica (risalenti circa al 1800 a.C.) il massaggio viene raccomandato come strumento per aiutare il corpo a guarire da sé.

Infine nei documenti medici egiziani e persiani se ne segnala l'utilità per curare un buon numero di malattie e disturbi.


I dati antichi più concreti sul massaggio terapeutico, come anche su altre nozioni riguardanti la salute, appaiono in Occidente, in Grecia. Erodico, un medico elleno, lo praticava su pazienti d'età avanzata per prolungare loro la vita, come d'altronde anche Ippocrate. È noto che il 'padre' della medicina fu infatti il primo ad approfondire la possibilità del massaggio, impiegandolo nella cura di molti disturbi. A partire da lui, il massaggio si andò diffondendo come un settore della medicina e in particolare negli ambienti sportivi e militari.

D'altro canto, si sa che nella Roma antica Giulio Cesare si faceva fare un massaggio quotidiano con l'olio d'oliva, perché quei 'pizzicotti' gli alleviavano la nevralgia di cui soffriva. Una menzione a parte meritano le celebri 'imposizioni delle mani' citate tante volte nella bibbia, ma presenti anche nella maggior parte dei riti sacri.


Durante il Medioevo la visione dominante della vita implicava una scarsa attenzione alla materia e una certa reticenza nei confronti della bellezza e delle cure corporali, ragion per cui le tecniche di massaggio passarono in secondo piano. Nessuna nuova tecnica venne sviluppata in questo periodo.

Tuttavia con il Rinascimento le pratiche igieniche e preventive tornarono a essere praticate diffusamente.


In Inghilterra Maria Stuarda fu salvata dal tifo nel 1566 grazie al massaggio. Dopo che ne era stata annunciata ufficialmente la morte, il suo medico, il dottor News, continuò a praticare con forza il massaggio su quel corpo già freddo. Un massaggio efficace, perché la regina uscì dal coma e si riprese. Da allora, con passo lento ma sicuro, le tecniche di massaggio si fecero strada, aiutate un poco dalla medicina e un poco dallo sport.

Nel secolo XVIII Franz Anton Mesmer, medico austriaco, si servì del massaggio per praticare le sue tecniche curative basate sul magnetismo, mentre nel XIX secolo, quando la medicina naturale era al culmine in Germania e nell'Europa centrale, il massaggio confermò le sue eccellenti possibilità come tecnica di supporto rispetto ad altri trattamenti, per esempio l'idroterapia.


Tuttavia è stato il particolare stile di vita di oggi a determinare un'esplosione e una fioritura delle tecniche di massaggio. Il progressivo svanire della tranquillità, l'allontanamento quasi totale dalla natura e dai suoi bioritmi, la perdita di molte delle nostre capacità naturali di fronte al trionfo della comodità in innumerevoli risvolti della vita quotidiana, nonché la sensazione di assenza di spazio vitale, hanno provocato nella nostra epoca un gran desiderio di conoscere nuove possibilità di rapporto e di pienezza interiore.

È in questo quadro di riferimento che il massaggio, con tutte le sue sfumature e le sue varianti, si colloca fra le tecniche più importanti per raggiungere una salute 'olistica' o 'integrale'.


Il 'massaggio svedese'

Nel XIX secolo si svilupparono in Svezia le grandi scuole di massaggio che in seguito si diffusero in tutto il mondo.

Ciò che molti conoscono sotto il nome di 'massaggio svedese' non è altro che il 'riassunto' di tutta una gamma di tecniche ispirate ai massaggi tradizionali dell'antica Cina, della Grecia, di Roma e dell'Egitto.

Lo svedese Per Henrik Ling, al suo ritorno da un viaggio in Cina, sviluppò nel suo paese il cosiddetto 'Sistema Ling del movimento', sintetizzando e integrando queste tecniche in un metodo razionale (quello che oggi conosciamo come 'massaggio svedese').

Ancora una volta ci fu una battuta d'arresto: il puritanesimo dell'epoca vittoriana frenò considerevolmente il diffondersi del massaggio negandone gli aspetti più gratificanti e sensuali. Il contatto fisico era riservato all'ambito della terapeutica o del rapporto amoroso. Tutto questo succedeva quasi fino a una ventina di anni fa.

Oggi si può dire che abbiamo recuperato il senso del tatto, con la riproposizione di tecniche orientali dimenticate e di altre nuove. Nell'insieme si può osservare che tutte queste pratiche comunicano implicitamente un medesimo invito: ognuno conosca meglio gli altri e se stesso.

Dal punto punto di vista terapeutico, nella storia recente del massaggio appaiono quattro correnti:

• Il metodo svedese, che combina la ginnastica, il massaggio e la sauna. È caratterizzato dall'azione vigorosa delle manipolazioni che sollecitano lo sportivo stimolandolo e tonificandolo.

• Il metodo tedesco: una combinazione di massaggi simile a quello svedese, con ginnastica e bagno.

• Il metodo francese: una sintesi di manipolazioni molto delicate, con sauna o svariate applicazioni idroterapiche.

• Il chiromassaggio spagnolo, secondo la scuola di Vicente Lino Ferràndiz.

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Pagina 147

Gli effetti

Gli effetti del massaggio terapeutico sono svariati. Possiamo a grandi linee, classificarli in:

• effetti meccanici, ovvero quelli provocati dal contatto della mani con l'organismo;

• effetti mentali o psicosomatici.


A loro volta, gli effetti meccanici possono essere distinti in

• locali, ovvero quelli che hanno un effetto nel luogo dove viene fatto il massaggio;

• riflessi, vale a dire quelli che agiscono a distanza rispetto al luogo di applicazione del massaggio.

Un effetto diretto o locale può essere un'ischemia (carente afflusso di sangue in una zona dell'organismo) dove si è fatto uno svuotamento venoso. Mentre un effetto riflesso è l'alleviamento di un dolore sciatico in un arto mediante il trattamento della zona sacro-lombare.


La circolazione sanguigna

Il massaggio attiva la velocità della circolazione, dato che si produce un'azione di schiacciamento e di svuotamento delle vene. L'effetto meccanico esercitato sulla circolazione venosa è molto importante dato che le pareti dei vasi venosi sono poco elastiche e il flusso sanguigno è condizionato dalla forza di gravità.

L'effetto sarà sia a livello delle vene superficiali sia a livello di quelle profonde, a seconda dell'intensità del massaggio. È importantissimo praticare le manipolazioni seguendo la direzione verso il cuore.

L'effetto sulla circolazione arteriosa è diverso, dato che non si può agire meccanicamente sulle arterie, che sono poste in profondità, né possiamo stimolarle con le mani. Su di esse si esercita un effetto positivo indiretto con la manipolazione profonda delle masse muscolari.

D'altro canto il massaggio provoca anche un aumento dei globuli rossi, soprattutto a livello addominale, ragion per cui è molto indicato nelle anemie.


La circolazione linfatica

Il possibile effetto sulla linfa deriva dal fatto che i vasi linfatici nascono a livello cutaneo, quindi la stimolazione della pelle con il massaggio accelera la circolazione linfatica e il suo effetto di drenaggio.

La linfa può muoversi in tutte le direzioni nei capillari e nei plessi linfatici della pelle e del tessuto sottocutaneo: il suo movimento dipende da forze estranee al sistema linfatico, come la gravità, la contrazione muscolare, il movimento passivo o il massaggio.


Il sistema nervoso

A livello di sistema nervoso, non possiamo dimostrare che il massaggio sia in grado di stimolare un nervo lesionato o sezionato (denervazione). In genere ha un effetto positivo sulle paresi o ipotrofie muscolari, perché pare che, stimolando i muscoli colpiti dipendenti dal nervo in questione, anche questo venga sottoposto a un vero e proprio processo di riattivazione.


La pelle

Il massaggio aumenta la temperatura della pelle di 2 o 3 °C. Questo è il motivo per cui è consigliato per le persone affette da disturbi circolatori, neurovegetativi, eccetera.

È importante anche l'azione esercitata sulle fibre nervose disseminate nella pelle.

A livello cutaneo esistono i punti riflessi degli organi del corpo, associati secondo alcune scuole ai meridiani dell'agopuntura e secondo altre ai metameri. Massaggiando la pelle si esercita quindi un effetto benefico sul resto dell'organismo.


Il tessuto muscolare

Il massaggio provoca un autentico aumento del volume delle strutture muscolari, rendendole più solide ed elastiche.

Il massaggio a livello muscolare agisce sulla circolazione venosa e linfatica producendo un aumento della quantità di ossigeno presente nel muscolo. Il metabolismo muscolare aumenta e migliorano la sua forza e il suo movimento; per questo il massaggio viene praticato sia a scopi terapeutici sia per favorire le prestazioni sportive.


Il tessuto adiposo

Il massaggio non elimina totalmente i depositi dei grassi, anche se li diminuisce, dato che con l'aumento della circolazione il loro metabolismo si accelera.

Per ottenere un effetto maggiore dovrà essere accompagnato da una dieta e da una terapia medica adeguata.


Le ossa

Il massaggio è molto utile nei casi di atrofia ossea, prodotta dall'immobilità conseguente a una frattura, in quanto sollecita la pelle, la circolazione sanguigna e linfatica, nonché i muscoli immobilizzati e ipotrofici.


Il metabolismo

Il metabolismo di una persona viene accelerato dal massaggio che stimola l'azione di filtraggio a livello renale.

Subito dopo il massaggio si ha un aumento della quantità di urine con la conseguente eliminazione di residui azotati, cloruri di sodio e fosforo inorganico.


Gli organi

Il massaggio ha un effetto particolarmente importante sia sullo stomaco sia sull'intestino, aiutandoli a svuotarsi e di conseguenza ad aumentare la funzione peristaltica.


L'effetto psicologico

Quando un individuo è ben disposto nei confronti del massaggio, questo avrà effetti superiori alle aspettative.

È importante favorire nel paziente un atteggiamento positivo verso il massaggio: questa disposizione potrà avere ripercussioni benefiche sulla sua capacità di recupero.


A chi serve

Innanzi tutto è necessario chiarire che dev'essere il medico a dire quando è indicato un trattamento: il dialogo fra il massaggiatore e il medico deve aumentare sempre di più. Il massaggiatore tratterà per conto suo i casi in cui la persona cerca o ha bisogno di un intervento preventivo e igienico sulla sua salute. Tuttavia è bene e necessario che il medico sia tenuto informato.


Le principali indicazioni

Le principali indicazioni sono le seguenti.

• Le contratture e le atrofie muscolari, le aderenze, le diotorsioni e gli stiramenti.

• Il rafforzamento e la tonificazione nei trattamenti sportivi.

• I problemi circolatori e linfatici, gli ematomi, gli eczemi, le varici, l'arteriosclerosi.

• I disturbi e le distonie neurovegetative: come sedativo del sistema nervoso e tonico generale.

• L'artrosi e la scoliosi, le dorsalgie e le lombalgie.

• Utile nei trattamenti anticellulitici.


Controindicazioni

Il massaggio terapeutico è controindicato nei casi seguenti.

• Malattie della pelle e dei capelli.

• Infiammazioni acute con arrossamento, calore, dolore, aumenti i della temperatura e limitazione funzionale. Invece le infiammazioni croniche si possono trattare, e in tal modo migliorare.

• Infezioni e malattie di tipo emorragico, tumorale e tubercoloso.

• Traumi con ferita aperta, fratture e ragadi. Si interverrà dopo l'avvenuta cicatrizzazione. Non si massaggia in presenza di infezione.

• Malattie vascolari o sospetto della loro presenza: tromboflebite, flebite, eccetera.

• Dopo una correzione chirurgica della colonna: cautela con il massaggio e le trazioni!

• Lesioni cerebrali, morbo di Parkinson, calcoli renali o biliari.

• Durante la gravidanza si possono massaggiare le estremità, ma per il massaggio generale bisogna aspettare che passino quaranta giorni dopo il parto.

• La cosiddetta 'fase acuta' delle malattie reumatiche.

• Le ulcere interne e le ustioni. Nelle ulcere varicose trattiamo la zona circostante e le zone riflesse del corpo.

• Degenerazione fibrosa dei muscoli e cardiopatie scompensate

• Esistono controindicazioni temporanee in molti casi, come l'ipertensione, le reazioni di intolleranza, le situazioni post-traumatiche e postchirurgiche, la tachicardia.

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