Copertina
Autore Robert M. Pirsig
Titolo Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta
EdizioneAdelphi, Milano, 1992 [1981], gli Adelphi 8 , Isbn 978-88-459-0734-0
OriginaleZen and the Art of Motorcycle Maintenance [1974]
TraduttoreDelfina Vezzoli
LettoreRenato di Stefano, 1993
Classe narrativa statunitense , viaggi
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Pagina 13 [ inizio libro ]

Senza togliere la mano dalla manopola sinistra vedo dal mio orologio che sono le otto e mezza. Il vento, anche a cento all'ora, è caldo e umido. Chissà come sarà nel pomeriggio, se già alle otto e mezza c'è tanta afa.

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Pagina 43

«La mia opinione è che l'intelletto dell'uomo moderno non è poi così superiore. I quozienti d'intelligenza non sono tanto diversi. Quegli indiani e gli uomini del medioevo erano intelligenti quanto noi, ma il contesto in cui prendeva forma il loro pensiero era completamente diverso dal nostro. In "quel" contesto fantasmi e spiriti erano reali quasi quanto lo sono per l'uomo moderno atomi, particelle, fotoni e quanti. In "questo" senso posso credere ai fantasmi. Anche l'uomo moderno ha i suoi».

«Quali?».

«Be', le leggi della fisica e della logica... i numeri... il principio di sostituzione in algebra. Questi sono fantasmi, ma ci crediamo con tanta convinzione che ci sembrano reali».

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Pagina 75

Finora ho discusso del mondo della forma soggiacente di Fedro, o per lo meno del suo aspetto chiamato tecnologia, da un punto di vista esterno. Adesso penso che sia giunto il momento di adottare il punto di vista della forma soggiacente stessa. Voglio parlare della forma soggiacente del mondo delle forme soggiacenti.

Per fare questo è necessario, prima di tutto, operare una dicotomia, ma per poterla usare onestamente dovrei tornare indietro e spiegare cos'è e cosa significa, e questa è già di per sé una storia lunga. Per ora, comunque, mi limiterò a usare una dicotomia che spiegherò più tardi. Voglio dividere l'intelligenza umana in due tipi - intelligenza classica e intelligenza romantica. In termini di verità ultima una dicotomia del genere non ha un grande significato, ma all'interno della modalità classica usata per scoprire o creare un mondo di forme soggiacenti è legittima. I termini "classico" e "romantico", come li usava Fedro, significano quanto segue: un'intelligenza classica vede il mondo innanzitutto in quanto forma soggiacente. Un'intelligenza romantica lo vede innanzitutto in termini di apparenza immediata.

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Pagina 91

Penso che Fedro si sia dato alla ricerca del fantasma della razionalità perché voleva "vendicarsi" di lui, tanto se ne sentiva, lui per primo, plasmato. Voleva liberarsi della sua propria immagine, perché il fantasma era ciò che "lui" era, e Fedro voleva essere libero dai vincoli della sua stessa identità. In uno strano modo, riuscì a spuntarla. Il mio ritratto di Fedro può sembrare inquietante, ma la parte più inquietante ha ancora da venire, ed è il mio rapporto con lui. Finora sono riuscito a rimandare il problema, ma ora devo affrontarlo.

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Pagina 100

Non tutti capiscono l'assoluta razionalità della manutenzione di una motocicletta. Molti pensano che ci voglia una specie di "fiuto" o una certa "affinità con le macchine". Hanno ragione, ma il fiuto è quasi sempre frutto di un processo razionale, e i contrattempi sono causati spessissimo dall'incapacità di usare la testa in modo appropriato. Una motocicletta funziona in totale accordo conle leggi della ragione, e uno studio dell'arte della manutenzione della motocicletta è veramente uno studio in miniatura dell'arte della razionalità stessa. Ho detto ieri che il fantasma della razionalità era ciò che Fedro inseguiva, ciò che lo condusse alla follia, ma per addentrarci in questo argomento è vitale attenersi a esempi di razionalità terra terra, in modo da non perdersi in generalizzazioni che nessuno può capire.

Ora siamo alla barriera tra classicismo e romanticismo: da una parte vediamo una moto in base alla sua apparenza immediata - e questo è un modo importante di vederla -, mentre dall'altra possiamo incominciare a vederla come la vede un meccanico, in termini di forma soggiacente - e anche questo è un modo importante.

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Pagina 392 [ fine libro ]

Le prove della vita, naturalmente, non hanno mai fine. Tutti sono destinati a sperimentare infelicità e disgrazie, ma ora ho come una sensazione, una sensazione che prima non c'era, e che non si ferma alla superficie delle cose, ma mi pervade fino al profondo del cuore: ce l'abbiamo fatta. Ora tutto anfrà meglio. Queste cose si sentono.

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Pagina 402

POSTFAZIONE ... 000lo99ikl;i., pyknulmmmmmmmmmm

(Quest'ultima riga l'ha scritta Nell: ha allungato una mano e si è messa a pestare sui tasti, poi ha avuto negli occhi lo stesso lampo di Chris. Se l'editore la lascia dov'è, sarà il suo primo lavoro pubblicato).

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