Autore Riccardo Rossati
Titolo Il canto della materia
SottotitoloManuale di tecniche della pittura ad olio
EdizioneLa Lepre, Roma, 2014, I saggi , pag. 64, ill., cop.fle., dim. 28x20x0,5 cm , Isbn 978-88-96052-95-2
PrefazioneClaudio Strinati
LettoreFlo Bertelli, 2014
Classe arte












 

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Indice


  7 Prefazione

  9 Premessa

 11 Evoluzione storica della tecnica pittorica:
    dalla tempera alla pittura a olio

    Fucina o cucina. La bottega dell'artista, 13
    Pittura e alchimia, 14

 15 Il colore

    Le tinte e i toni, 15
    La solidità dei pigmenti, 15
    Le mescolanze, 16
    Pigmenti e coloranti in uso nella pittura a olio, 16
    I colori utilizzati nelle varie epoche, 21
    La tavolozza del XVI secolo, 21
    Pigmenti e coloranti del XVII secolo, 22
    Tavolozza dei maestri impressionisti del XIX secolo, 22
    Gli oli, 22
    Le resine naturali, 23
    Solventi, 24

 25 La preparazione dei materiali

    Imprimitura, 28
    Macinatura dei colori, 29

 33 Tecniche dell'esecuzione pittorica

    Il medium, 33
    Le mestiche, 35
    La tempera grassa, 35
    La tecnica a impasto, 37
    Tecnica a mezza pasta, 37
    Le velature, 38
    Lo "sfregazzo", 38
    La verniciatura provvisoria, 39
    La verniciatura dei dipinti, 39

 41 Il disegno

 45 Work in progress, il processo pittorico

    Work in progress della natura morta, 46
    Il ritratto. Il processo pittorico, 51
    Pittura "alla prima", 55
    Il nudo, 58

 63 Bibliografia


 

 

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Pagina 9

Premessa


Questo saggio si propone di offrire una panoramica sul processo pittorico in fieri e di mostrare come, dietro all'aspetto creativo e visionario del dipingere, si sia stratificata nel tempo una sintassi del fare. In quest'arte il cuore della ricerca consiste infatti nella trasformazione della materia inerte in materia viva e cosciente.

Non sarà certo possibile prendere in esame tutte le tecniche sviluppatesi nei secoli e negli ultimi decenni; l'orizzonte del discorso si limiterà perciò a un tipo di ricerca pittorica lontana sia dalla levigatezza del classicismo che dall'impressionismo.

La prima parte del libro è una guida ai materiali e alle preparazioni, a tutto ciò che oggi molti considerano con una certa sufficienza artigianato, e che invece ha un ruolo chiave in una formazione artistica completa.

Gli oli, i pigmenti, le resine e i solventi verranno illustrati nelle loro caratteristiche di stabilità cromatica e plastica.

La ricerca sui pigmenti porterà inevitabilmente a un confronto accurato tra la tavolozza del Cinquecento o del Seicento e la gamma cromatica disponibile oggi.

La parte centrale del libro, attraverso una ricca galleria di immagini, affronterà le varie tappe del processo pittorico, dalla formazione del disegno all'abbozzo monocromo. Si mostrerà il susseguirsi e il formarsi degli impasti che saranno l'alveo indispensabile per i successivi interventi, occasione per poter approfondire, da diverse angolature, gli elementi cardine della ricerca pittorica.

Lo scritto non si propone di trattare in maniera esaustiva la ricerca nel campo della pittura a olio, lo si potrebbe intendere invece come una finestra aperta su quell'unione inscindibile di premeditazione tecnica e improvvisazione creativa che costituisce il corpo della pittura.

Convinzione preliminare è che anche il pittore dei nostri giorni non debba rinunciare alle scoperte legate ai grandi maestri della pittura a olio e alle grandi scuole, ma che anzi sia possibile integrare questo tesoro di conoscenze con il linguaggio personale di ogni artista.

Nella tecnica pittorica la ricerca è incentrata intorno ad alcuni punti chiave: la luminosità della materia, la forza degli impasti, la vivezza del colore.

Un'altra tematica che attraversa questo saggio riguarda la durata nel tempo del lavoro pittorico, le tecniche e le precauzioni che possono garantire una migliore conservazione della tela dipinta in un lontano futuro.

Proprio per questo motivo, prima di affrontare il processo pittorico vero e proprio, la parte iniziale di questo testo è dedicata ai materiali e alle proprietà dei pigmenti, degli oli e delle vernici.

Imparando a conoscere le caratteristiche dei materiali della pittura e le qualità chimiche dei colori, il lettore comincerà a scoprire le piccole alchimie che sono il fondamento dell'arte pittorica.

Poiché il carattere distintivo della pittura è assolutamente irriducibile a formule, lo scopo di questo lavoro è quello di mostrare un percorso creativo, senza alcuna pretesa dogmatica.

Si tratta quindi di un percorso verso una "Pittura" avvertita come punto di contatto tra il mondo della materia e il mondo dell'immaginazione.

Nell'era della riproducibilità delle inu lagini e della fotografia, il senso dell'attività pittorica è incentrato sulla capacità espressiva dei dipinti.

Lo scopo dell'arte non è riprodurre pedissequamente il mondo che ci circonda, bensì far trasparire, attraverso la potenzialità espressiva della pittura, l'energia vitale nascosta dietro la superficie della realtà visibile, mirando a cogliere l'anima di ciò che stiamo ritraendo.

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Pagina 15

Il colore


Possiamo definire il colore come la sensazione fisiologica soggettiva dell'occhio umano relativa alla percezione della luce visibile, ossia delle radiazioni elettromagnetiche dello spettro comprese tra 400 e 700 nm.


Le tinte e i toni

La differenza della tinta coincide con la differenza cromatica, come quella ad esempio tra un rosso e un verde.

La differenza di tono è esclusivamente una differenza di chiaroscuro, come ad esempio tra un grigio chiaro e un grigio scuro. Nella pratica pittorica, per convenzione, i toni vengono suddivisi in una gamma di dieci sfumature, che vanno dal nero al bianco.

I pigmenti utilizzati in pittura a olio si possono suddividere in tre categorie:

1) colori organici. Sono i colori di origine vegetale come la lacca di garanza, l'indaco, il nero di vite, e quelli di origine animale come il carminio di cocciniglia o il nero di avorio, anche detto nero di ossa.

2) colori minerali. I colori minerali sono quelli di carattere inorganico, la cui composizione chimica si può trovare in natura, come il rosso cinabro, che è un minerale presente in natura sotto forma di solfuro di mercurio. Fanno parte di questa categoria anche le terre, conce la terra di Siena, l'ocra gialla, l'ocra rossa e il blu di lapislazzuli, ottenuto dalla pietra preziosa omonima.

3) colori artificiali. Sono creati dall'uomo per sintesi chimica. Esempi classici sono i colori ottenuti per sintesi dai metalli pesanti, come il blu di cobalto, o i rossi e i gialli di cadmio, i gialli e i verdi di cromo. I colori derivati dal petrolio come il quinacridone e l'antrachinone si possono considerare colori di sintesi, ma al tempo stesso sono anche colori di origine organica.


La solidità dei pigmenti

Per solidità si intende la stabilità cromatica, intesa come resistenza alla luce e al colore, l'inerzia chimica rispetto agli elementi con i quali i pigmenti sono mescolati e la loro resistenza meccanica all'umidità.

I colori in uso oggigiorno nella pittura a olio sono il frutto di una lunga selezione, legata sia alla antica esperienza degli artisti accumulata nei secoli, sia alle meticolose ricerche chimiche.

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Pagina 58

Il nudo

Argomento che potrebbe rappresentare il cuore pulsante della ricerca pittorica.

Cosa c'è di più esaltante degli incarnati di Tiziano o Rubens? Capolavori nei quali i corpi delle modelle si trasformano nelle sembianze di divinità crudeli ma seducenti.

Nella seguente galleria d'immagini mostrerò un metodo che è solo in parte legato alla tradizione antica dell'abbozzo monocromo.


Con un pennello intinto in un colore diluito con un medium non troppo grasso, cercheremo di ridisegnare il contorno e di cominciare a ombreggiare il corpo e i tessuti che lo circondano.

In questo caso ho scelto delle tinte piuttosto calde ottenute mescolando blu cobalto e ocra rossa.

Il giorno seguente, una volta ben asciutto il dipinto, potremo cominciare la parte centrale dell'abbozzo che è costituito dall'impasto.

Uno dei modi più efficaci per avere un impasto veramente ben fatto è quello di preparare le mestiche partendo dai pigmenti: un grigio mezzatinta lievemente scuro, un grigio chiaro (ottenuti dalla combinazione di blu cobalto, ocra rossa, alizarina, bianco di titanio e un po' di ocra gialla) e un bianco (bianco di titanio mescolato con un poco di bianco di zinco).

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