Copertina
Autore Heinz Streble
CoautoreDieter Krauter
Titolo Atlante dei microrganismi acquatici
SottotitoloLa vita in una goccia d'acqua
EdizioneMuzzio, Padova, 2002 [1984], Scienze naturali , pag. 368, cop.fle., dim. 130x190x21 mm , Isbn 978-88-7021-836-7
OriginaleDas Leben im Wassertropfen [1981]
LettoreLuca Vita, 2004
Classe scienze naturali , biologia , zoologia , botanica , natura
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Indice


Cosa trovo sotto il microscopio?                   9
La vita in una goccia d'acqua                     11
Come procurarsi il plancton                       15
Colture                                           17

Idrocolture nell'acqua originaria                 17
Colture in acqua e terra                          17
Soluzioni nutritive inorganiche,
    decotto di terra                              18
Infusi                                            19
Colture in latte                                  19
Il portaoggetti-acquario                          20
Colture permanenti                                20

Narcosi, fissaggio e colorazione                  23
Microscopio, microfotografia, misurazione         25

Corredo minimo                                    25
Accessori consigliati                             25
Microfotografia                                   26
Misurazioni al microscopio                        27

Cosa ci offrono i microrganismi delle acque?      29
Trucchi e stratagemmi                             31
Qualità dell'acqua, sistema delle acque saprobie
    e livello trofico                             32

Autopurificazione                                 32
Gli organismi segnalano la qualità dell'acqua     34
Classi saprobie, livelli trofici,
    "autoinquinamento"                            44

Divisioni, classi e ordini delle piccole
    forme di vita                                 47

Divisione Bacteriophyta (Batteri)                 47
Divisione Cyanophyta (Alghe azzurre)              49
Alghe superiori                                   50
Divisione Chrysophyta                             51
Classe Chrysophyceae (Alghe dorate)               51
Classe Bacillariophyceae, Diatomeae
    (Alghe silicee o diatomee)                    52
Classe Xanthophyceae (Alghe gialle)               54
Divisione Euglenophyta (Alghe flagellate)         55
Divisione Dinophyta (Dinoflagellati)              56
Divisione Cryptophyta (Criptofite)                57
Divisione Chlorophyta (Alghe verdi)               58
Classe Chlorophyceae                              59
Classe Oedogoniophyceae                           62
Classe Bryopsidophyceae                           64
Classe Conjugatophyceae (Coniugatoficee)          64
Divisione Rhodophyta (Alghe rosse)                66
Divisione Phaeophyta (Alghe brune)                66
Divisione Mycophyta (Funghi)                      67
Divisione Protozoa                                68
Classe Zoomastigia (Zooflagellati)                68
Classe Rhizopoda (Amebe)                          69
Classe Actinopoda                                 71
Classe Ciliata (Ciliati)                          72
Sottoclasse Suctoria (Infusori)                   77
Divisione Porifera (Spugne)                       78
Divisione Cnidaria                                79
Classe Hydrozoa (Polipi e Meduse)                 79
Divisione Plathelminthes                          81
Classe Turbellaria (Turbellari)                   81
Divisione Nemertini (Nemertini)                   82
Divisione Nemathelminthes                         83
Classe Rotatoria (Rotiferi)                       83
Classe Gastrotricha (Gastrotrichi)                84
Classe Nematodes (Nematodi)                       86
Divisione Anellida (Anellidi)                     87
Classe Clitellata                                 87
Divisione Arthropoda                              89
Classe Crustacea                                  89
Sottoclasse Phyllopoda (Pulci d'acqua)            89
Sottoclasse Copepoda (Copepodi)                   92
Sottoclasse Ostracoda (Ostracodi)                 94
Classe Arachnida                                  95
Divisione Tardigrada                              96
Divisione Tentaculata                             99
Classe Bryozoa                                    99

Spiegazione delle abbreviazioni                  101
Tavole per la classificazione                    103
Classificazione                                  104
Piccole cose che si possono rinvenire
    nei campioni in esame                        322
Bibliografia                                     324
Glossario                                        327
Indice analitico                                 329
Fotografie in bianco e nero                      334
Fotografie a colori                              351

 

 

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Pagina 9

Cosa trovo sotto il microscopio?


A chiunque possieda un microscopio - sia che si tratti di un apparecchio commerciale, sia di uno strumento di ricerca - è certamente capitato di osservare il mondo dei microrganismi che vivono nell'acqua. Impressionato dalla bellezza e dalla varietà delle piante e degli animali microscopici, si sarà chiesto il loro nome, come vivono, quali sono i loro rapporti di parentela, senza peraltro trovare risposta. E perché? Perché questi piccoli esseri hanno un solo carattere comune: le minuscole dimensioni. Pulci d'acqua, polipi d'acqua dolce, diatomee e fitoflagellati appartengono a divisioni completamente differenti del mondo animale e vegetale. È vero che su tutti questi gruppi esiste una sterminata letteratura specialistica, ma purtroppo non esiste finora alcuna trattazione sistematica che prenda in esame organismi così disparati.

Abbiamo spesso avvertito questa carenza, sia nei corsi di microscopia per amatori, sia nell'insegnamento agli studenti di biologia. Invece di continuare a lamentarci, abbiamo deciso di scrivere questo libro.

Per la maggior parte delle specie non esiste un nome comune, abbiamo quindi imposto dei nomi facendo riferimento alle caratteristiche più appariscenti, al modo di vita o semplicemente traducendo piuttosto liberamente il nome scientifico del genere e della specie. Per evitare equivoci: solo i nomi scientifici (latini o greci) hanno valore identificativo e vengono utilizzati nelle comunicazioni scientifiche. Le altre denominazioni sono espedienti mnemonici utili solo per impadronirsi delle distinzioni fra le diverse specie.

Speriamo che coloro che usano questa guida riescano a trovare una risposta alla domanda: cosa trovo sotto il microscopio?

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Pagina 11

La vita in una goccia d'acqua


In ogni pozzanghera che resista per più di tre giorni, in ogni letamaio, in ogni fontana e invaso d'acqua ci sono degli organismi microscopici. Negli stagni ricchi di vegetazione, nei laghi poco profondi, nelle acque stagnanti dei fiumi il loro numero e la loro varietà sono veramente straordinari.

Malgrado ciò, alcuni principianti sono stati frustrati nella ricerca di questo mondo meraviglioso: cercavano le miriadi di organismi nelle chiare gocce di acqua potabile, o i parameci e le alghe nelle sorgenti fredde e pulite. Un insuccesso sicuro, in quanto l'acqua potabile è filtrata, chimicamente purificata e talvolta clorata, proprio al fine di non contenere microrganismi, mentre le acque sorgive sono estremamente povere di individui e di specie.

Ma neppure chi preleva con un vecchio recipiente di marmellata un campione di una qualsiasi acqua superficiale incontra migliore fortuna. È pur vero che nelle acque libere vivono individui dalle forme più bizzarre, il cosiddetto plancton, ma essi non sono così densamente ammassati che la goccia prelevata dal campione e posta sul vetrino portaoggetti contenga più di uno o due individui. Per catturare il plancton è necessario filtrare una grande massa d'acqua, per arricchire il campione. Una reticella come quella che utilizzano i proprietari degli acquari per catturare le pulci d'acqua può servire per gli organismi più grandi, ma in genere è meglio ricorrere a un vero retino per plancton. La maggior parte dei microrganismi non si trova però nelle acque libere, ma fra i detriti, la massa brunastra formata dai resti delle piante e degli animali morti, sulle foglie cadute, sui rami putrefatti, sulla patina che copre i sassi, fra i fiocchi cotonosi delle alghe e sulle piante superiori. Chi aspira a un ricco bottino, insieme all'acqua deve raccogliere anche foglie putrescenti, pezzetti di piante acquatiche, detriti sbriciolati sulla superficie del fondale; è anche importante scrostare la patina che si forma sulle canne, sulla pagina inferiore delle foglie di ninfea, sui sassi e sui pali. Il fango e gli strati più profondi dei detriti non forniscono solitamente molto materiale (ma sul fango vivono spesso dei ciliati interessanti). Sotto i sassi dei ruscelli a corso veloce c'è un fervore di vita di organismi più grandi, ma pochi sono i microrganismi.

L'esperienza personale, che nessun libro può sostituire, indicherà ben presto all'amatore i posti in cui vale la pena prelevare dei campioni.

Con un po' di fortuna in una goccia d'acqua si può trovare un mondo di organismi infinitamente più vario di quel mondo animale e vegetale che si può osservare a occhio nudo in un bosco. In una sola goccia d'acqua si scoprono delle piante microscopiche fra le quali esistono differenze più rilevanti che non fra il muschio e la quercia, o animali che sono fra loro più distanti di un pesce e un mammifero. Ce n'è abbastanza per decidere di conoscere la vita dei microrganismi!

Naturalmente per un principiante raccapezzarsi nella moltitudine di forme è molto più difficile che non tentare di classificare un fiore o un uccello, per i quali quantomeno non ci si deve chiedere se si tratta di un animale o di un vegetale. Un microscopista che abbia sotto l'obiettivo un paramecio, verde per le alghe simbionti, o un volvox che nuota liberamente, questo problema deve porselo. Eppure fra un paramecio e un volvox c'è la stessa differenza che corre fra una ghiandaia e una margherita.

La vita in una goccia d'acqua abbraccia dunque classi e divisioni molto differenti, accomunate solo dalle piccole dimensioni degli organismi che vi appartengono.

Come strumento di classificazione le tradizionali tavole dicotomiche sarebbero di ben scarso aiuto. Al loro posto abbiamo inserito da pag. 104 a pag. 107 una chiave con i disegni schematici delle forme tipiche delle diverse divisioni e classi; ciò sarà sufficiente per riconoscere i gruppi a cui appartiene l'organismo cercato. I numeri rimandano alle pagine delle tabelle.

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Pagina 29

Cosa ci offrono i microrganismi delle acque?


In tutte le raccolte d'acqua che non siano avvelenate vivono piccoli organismi. Perfino nelle pozzanghere, nelle orme lasciate dal bestiame, nei barattoli mal riposti, nei beverini degli uccelli e nelle pieghe delle foglie si sviluppano comunità di alghe, batteri e microrganismi adatti a queste condizioni ambientali.

Il fascino delle forme di vita delle gocce d'acqua sta probabilmente nella loro trasparenza: per cercare di capire in vivo qualcosa sui meccanismi che agiscono negli individui e nelle collettività, nulla è più semplice ed economico della microscopia delle gocce d'acqua. Per quanti siano i modi e le forme di vita di questo microcosmo, altrettante sono le possibilità di accordarsi con esso. Così possiamo:

* Godere l'abbondanza delle forme

* Studiare e confrontare le caratteristiche dei gruppi

* Osservare le forme per riconoscerle e classificarle

* Concentrarci su un gruppo

* Esaminare tutte le acque dell'ambiente circostante o, meglio, prelevare più frequentemente dei campioni di poca acqua

* Osservare i cicli annuali di una certa raccolta d'acqua

* Classificare i cicli annuali delle singole forme

* Tentare di anticipare i "fiori d'acqua" e seguirne il declino

* Inventariare le acque e registrarne i cambiamenti nel corso degli anni

* Valutare la qualità delle acque e delle diverse zone, in funzione degli organismi predominanti (si veda la classificazione delle acque saprobie più avanti)

* Seguire l'autopurificazione e l'inquinamento di un fiume

* Raccogliere le forme rare e descriverne le manifestazioni vitali

* Stimare il grado di efficienza di impianti di depurazione

* Osservare gli effetti venefici di sostanze chimiche

* Scattare diapositive, fare delle belle fotografie, girare un film

* Affrontare l'interessante e poco noto problema delle relazioni fra individui e dell'organizzazione delle comunità che si trovano in uno spazio ristretto. Quali esigenze (luce, spazio, sostegni) hanno le collettività delle diverse specie? Cosa assimilano? Chi fagocita batteri è un predatore, un vegetariano, un saprofita?

Tante cose si possono vedere da soli, molte altre si apprenderanno da periodici specializzati, manuali, introduzioni, opere di sistematica.

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