Copertina
Autore Michael Edwards
Titolo Champagne & spumanti di tutto il mondo
EdizioneRosenberg & Sellier, Torino, 1999 , pag. 196, dim. 95x195x10 mm , Isbn 978-88-7011-783-7
OriginaleChampagne & Sparkling Wine
EdizioneMitchell Beazley, London, 1998
TraduttoreLucia Panzieri
LettoreCorrado Leonardo, 2003
Classe alimentazione
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Indice

Introduzione                                  4
Come usare questa guida                       6
Storia dello champagne                        7
Le caratteristiche di un grande champagne    13
Acquistare champagne per il nuovo millennio  34

Guida ai produttori:


    Champagne                                37
    Altri vini spumanti francesi             87
    Germania                                106
    Italia                                  116
    Spagna                                  126
    California                              136
    Il resto degli Stati Uniti              146
    Australia                               157
    Nuova Zelanda                           164
    Sudafrica                               170
    Il resto del mondo                      174


Glossario                                   179
Guida alle annate di champagne              185
Suggerimenti gastronomici in Champagne      191

 

 

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Pagina 4

Introduzione

Sul finire del XX secolo, ci sono sul mercato diversi champagne di buona qualità, più di quanti se ne fossero mai visti prima. La forma plurale, gli champagne, è impiegata in questo caso di proposito, a significare un mondo che racchiude infinite diversità, e a smentire l'immagine ormai consolidata delle circa 20 grandes marques che prevalgono sugli scaffali dei vini nei negozi del centro e nei centri commerciali. Certo è abbastanza naturale che gli acquirenti più indaffarati rimangano fedeli allo stile di una grande marca di champagne che particolarmente amano. Così, buona parte della sezione di questo libro dedicata alla Guida dei produttori della Champagne cerca di stabilire alcune differenze di stile tra le grandes marques, distinguendo le vere «grandi» da quelle semplicemente buone.

Eppure, al di là della cerchia fatata dei grandi nomi, esiste un buon numero di champagne creati con innumerevoli stili diversi da grosse cooperative e piccoli produttori, per adattarsi a tutti i gusti e a tutti i portafogli. Uno champagne può essere un Blanc de Blancs, ottenuto solo da Chardonnay; un Blanc de Noirs, ottenuto da uno dei due Pinot o da entrambi; un assemblaggio di uve bianche e uve nere in qualsiasi proporzione; da un solo cru o da 200 diversi; millesimato o meno; lasciato riposare per alcuni mesi o per diversi anni; appena dosé o decisamente zuccherato; con tempi di dégorgement anche molto diversi. Quasi tutti questi elementi possono essere leggermente modificati o variati, e lo scopo principale di questa guida è di indicare quei produttori, più o meno famosi, che mirano al meglio, per fare dello champagne, e della sua personalità, il vino spumante più complesso e duraturo al mondo.

Insolitamente, sono descritti più di 170 piccoli récoltants-manipulants (viticoltori e produttori di champagne) , i migliori dei quali figurano oggi come i veri custodi della qualità e producono vini caratteristici di straordinaria classe, che meritano un più ampio riconoscimento. I produttori della Champagne non detengono l'esclusiva del campo, quanto a eccellenza. Una grossa soddisfazione nel lavorare a questo progetto è stata scoprire produttori di vini spumanti sparsi per il mondo con la stessa mania di perfezionismo dei più meticolosi chef de caves di Reims o di Epernay.

I produttori di crémant in Alsazia, in particolare, hanno fatto grandi progressi negli ultimi anni, con la produzione di vini spumanti fermentati in bottiglia, che vanno ad ampliare la gamma delle fragranze del genre mediante l'utilizzo di nobili varietà di uve locali quali Pinot Gris e Riesling, oltre a Pinot Noir e con l'aggiunta forse di un grappolo di Chardonnay. Al di là delle Alpi, in Lombardia, i ricchi proprietari delle tenute di Franciacorta hanno creato, per dirla con le parole di Burton Anderson, «una Champagne in miniatura sulle rive del lago d'Iseo». È interessante osservare come le norme DOCG che regolano la produzione di Franciacorta siano le più severe al mondo per un vino spumante - il vino più giovane della cuvée, ad esempio, deve essere invecchiato per almeno 25 mesi.

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Pagina 116

Italia

Tremila anni fa, quando i Greci colonizzarono l'Italia, le diedero il nome di «Enotria», la terra del vino. Un nome adeguato per un paese in cui abbondano colline e montagne, e perciò ideale per la coltivazione della vite.

Quasi tutti gli anni, in Italia si producono circa sei milioni di bottiglie di vino da una miriade di uve varietali locali, usurpando così il ruolo della Francia come produttore numero uno di vini al mondo. Dagli inizi degli anni settanta, il vino italiano ha vissuto un suo particolare periodo di Rinascimento, durante il quale la qualità ha fatto notevoli progressi in tutta la gamma di vini, dai rossi classici e potenti ai bianchi leggeri e di razza.

Il vino spumante secco interessa una delle più grandi zone dedite alla viticoltura in Italia settentrionale, particolarmente in Lombardia e Piemonte, dove i vini metodo classico offrono oggi una valida alternativa allo champagne. Nel 1996, diversi produttori di vino spumante di una certa rilevanza nel nord Italia hanno adottato collettivamente il nome commerciale «Talento», in un tentativo di istituire una denominazione interregionale riconoscibile.

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