"Prima Pagina" di gennaio 2015

<< |  <  |  <>  |  >  | >> ]
Cosa è? What is?
Autori ]   [ Classi ]  

Ricerca ]   [ E-mail ]  
narrativa
francese
inglese
irlandese
italiana
olandese
portoghese
spagnola
tedesca
natura
mare
montagna
viaggi
sport
salute
scienze
umane
cognitive
antropologia
medicina
psicanalisi
psichiatria
psicologia
arte
cinema
fotografia
fumetti
illustrazione
musica
architettura
musei
cucina
salute
bambini
ragazzi
giochi
libri
5 anni fa —>
<— 10 anni fa
15 anni fa —>

[ ... per ricevere il memo ... ]
"Prima Pagina" di gennaio 2015       [  << |  <  |  <>  |  >  | >> ]







Il lettore compulsivo in effetti è un vero conquistatore. E le terre stampate che gli si aprono davanti valgono quanto quelle conquistate da Alessandro, Gengis Khan, Tamerlano o Napoleone: sono altrettanto ricche e affascinanti, ma non richiedono tante inutili devastazioni né tanti atti cruenti.

Il nome di un libro letto (conquistato?) non ha niente a che vedere con ciò che rappresentava prima; nella nostra memoria vive una vita tutta sua. Il più delle volte cade nell'oblio, ma talvolta si sviluppa in modo autonomo; la trama si trasforma, la fine è completamente diversa da quella scritta dall'autore, la lunghezza cambia radicalmente.

Jacques Bonnet, "I fantasmi delle biblioteche", Sellerio, Palermo, 2009